Continua il trend negativo e i prezzi salgono. Agnello +5 euro al chilo La spesa pasquale costa cara
La spesa pasquale costa cara ai civitavecchiesi. Gli aumenti pesano e salgono i prezzi degli alimenti da portare in tavola, specialmente quelli tipici delle festività pasquali come l’agnello. Nei giorni scorsi l’allarme era arrivato anche dalla Confcommercio nazionale che evidenziava un rapido peggioramento del quadro congiunturale nelle ultime settimane, «l’avvio della guerra – hanno spiegato dall’associazione – in Ucraina ha riacutizzato le incertezze e il conseguente peggioramento delle prospettive inflazionistiche ha una natura per niente transitoria» e, dopo quelli di energia e benzina, i prezzi salgono anche per i prodotti alimentari. Un trend che, sempre secondo le previsioni Confcommercio, dovrebbe perdurare per tutti i mesi estivi. Carne – soprattutto l’agnello -, frutta e verdura costano caro ma «fortunatamente le vendite vanno bene nonostante gli aumenti – spiega uno dei titolari delle storiche macellerie del mercato ittico – i civitavecchiesi non rinunciano ai piatti tipici della tradizione pasquale anche se è innegabile che ci siano stati dei rincari. Ad esempio – ha sottolineato – l’agnello è salito di circa 5 euro al chilo rispetto agli scorsi anni e parliamo di cifre all’ingrosso. Anche per il pollame i prezzi sono saliti ed è tutto dovuto ai costi di trasporto ed energia che si ripercuoto su quello finale del prodotto. Noi comunque cerchiamo di tenere il prezzo il più possibile concorrenziale». Situazione simile per il pane con i prezzi di burro e farina che salgono rispettivamente del 17% e del 10%. Ma c’è anche chi nota una tenendenza al risparmio nella popolazione, come il titolare di una delle pescherie dell’ittico. «Le persone – ha spiegato – acquistano meno, cercano di risparmiare. Per quanto riguarda invece l’aumento dei prezzi si tratta prevalentemente di una conseguenza dei costi di trasporto, energia e carburante che sono saliti alle stelle. Il salmone, ad esempio, costa ben 3 euro in più al chilo. Il pesce che viene da fuori sale di prezzo. Va però sottolineato – ha concluso – che in rapporto il nostro guadagno rimane lo stesso, cerchiamo sempre di mantenere i prezzi bassi per tutelare i nostri clienti». Sale anche il costo dei salumi che, secondo stime nazionali, supera il +2,5%.
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