L’iniziativa resa possibile dal finanziamento regionale di 90mila ai quali si aggiungono i 125mila stanziati dal Comune Tornano in spiaggia le torrette di salvamento
LADISPOLI – Sulle spiagge libere di Ladispoli sono pronte a tornare le torrette di salvamento. Ad annunciarlo è stato il sindaco Alessandro Grando. Dalla Regione Lazio sono stati infatti stanziati circa 90mila euro ai quali vanno ad aggiungersi i 125mila che saranno erogati direttamente dal Comune per interventi su tutte le spiagge libere della città balneare. «Abbiamo deciso di stanziare, nella prossima variazione di bilancio, questi ulteriori fondi (125mila euro, ndr) per realizzare interventi ancora più incisivi sulle nostre spiagge libere», ha detto il sindaco Grando. «L’obiettivo è quello di potenziare tutti i servizi, in particolare saranno realizzate passerelle di accesso per permettere a tutti di arrivare al mare e a disposizione delle persone diversamente abili ci saranno anche sedie job. Per garantire una maggiore sicurezza, da giugno a settembre, da Marina di San Nicola e Torre Flavia, torneranno anche le torrette di avvistamento. Un ringraziamento particolare al delegato al demanio Pierpaolo Perretta, che ha attivamente seguito l’iter della vicenda e alla Regione Lazio che ha accolto le richieste provenienti dai comuni costieri». «La valorizzazione delle spiagge libere – ha aggiunto Perretta – è sempre stato un obiettivo di questa Amministrazione, rappresentando il biglietto da visita turistico della città. Le nostre spiagge sicure, accessibili e pulite, saranno pronte ad accogliere nel miglior modo possibile i cittadini e i turisti nella prossima stagione balnearie. Si ringrazia l’Ufficio demanio per l’impegno profuso». E ad intervenire è anche la consigliera regionale del Pd, Michela Califano: «Il perdurare della situazione epidemiologica dovuta al covid 19 determina una diffusa necessità di adottare misure per sostenere il tessuto economico e in particolare i comuni del litorale laziale che traggono parte del loro equilibrio economico finanziario e sociale dall’asset turistico balneare: penso a ristoranti, attività di ricezione turistica, bar, negozi. Un intervento concreto per tutelare la nostra economia e le famiglie che fruiscono della nostra costa».
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