Scritte inneggianti al Duce e svastiche davanti alla scuola primaria di Pescia Romana
MONTALTO DI CASTRO – Scritte inneggianti al Duce e svastiche sono state disegnate davanti alla scuola primaria di Pescia Romana. La denuncia arriva da Stefano Sebastiani, segretario regionale Orizzonte, che condanna l’accaduto. “Di questo fatto ne siamo venuti a conoscenza sabato grazie alla segnalazione fattaci da alcuni cittadini indignati e ci saremmo aspettati che le varie liste, ben sei, che concorrono alle prossime elezioni amministrative spendessero due parole di condanna verso un tale gesto e non i rituali auguri di Buona Pasqua. Probabilmente l’interesse di non turbare un possibile elettorato di estrema destra ha avuto la meglio sui valori sanciti dalla nostra Costituzione. In molti si affretteranno a bollare il fatto come “ragazzinata” o a stigmatizzare dicendo che i problemi del paese sono ben altri. Come Orizzonte riteniamo, invece, che sia un fatto molto grave poiché a ridosso non solo della Pasqua, contraddicendo i valori di questa festività, ma anche a ridosso del 25 aprile, giornata della liberazione dell’Italia proprio dalla svastica e dal regime imposto dal Duce”.
“Chi ha scritto e disegnato queste cose – afferma Sebastiani – denota la preoccupante ignoranza di chi non ha studiato cosa sia stato realmente il nazifascismo e vive ancora del mito che i treni arrivavano in orario. Nel caso i fatti fossero riconducibili a minorenni, la preoccupazione cresce ulteriormente, poiché questo modo di pensare può tranquillamente sfociare nel culto del più forte con atti di bullismo verso i più deboli. Come dovremmo ben sapere tutti, il fascismo si è macchiato di crimini agghiaccianti come la soppressione del libero pensiero (abolizione del diritto di voto, di parola, dei partiti ecc ecc ), l’uccisione di politici ostili al regime come nel caso di Giacomo Matteotti, l’incarcerazione a vita dei dissidenti politici, alcuni dei quali trovarono la morte nel carcere, come Antonio Gramsci. Per non parlare degli italiani che furono deportati ai campi di concentramento, o di quelli che morirono nei campi di battaglia dall’Africa alla Russia o nelle rappresaglie nazifasciste”.
“L’area di fronte alla scuola è controllata da telecamere (nella speranza che funzionino ) – conclude Sebastiani – e ci auguriamo che anche la giustizia ordinaria faccia il suo corso. Per questi motivi invitiamo tutte le liste con i loro candidati sindaci e l’attuale amministrazione comunale a condannare un tale gesto perché non basta scrivere “buona liberazione a tutti” se poi negli altri giorni davanti a tali gesti ci giriamo dall’altra parte”.