VELA Le regate d’apertura della stagione dell’altura italiana si sono concluse nel migliore dei modi Cnrt: successo per la Garmin Roma per 1, per 2 e per Tutti
Doveva essere una edizione “forte” della Roma. Per la partecipazione di grandi campioni, per il meteo brutale, come è spesso normale ad inizio primavera, per la voglia di tutti di correre finalmente in libertà. E così è stato. A cominciare dal meteo, che ha subito imposto le sue condizioni con uno stop di 22 ore.
«Una decisione saggia quella del CdR – ha commentato il meteorologo Andrea Boscolo che ha curato previsioni, briefing e aggiornamenti per la corsa – perché la perturbazione di sabato non solo avrebbe investito la flotta, ma l’avrebbe praticamente inseguita per buona parte della discesa verso Lipari, esponendo barche ed equipaggi a rischi eccessivi. Ed anche così, fino a Ventotene ed oltre, hanno avuto anche raffiche di 30 nodi».
Soddisfatto della regata e della qualità dei regatanti il presidente del Cnrt Alessandro Farassino: «Avere qui uno dei massimi interpreti della vela oceanica e grande marinaio come Kito de Pavant ci ha fatto un enorme piacere, così come confrontarsi con incredibili navigatori come Jean Pierre Balmes, Alex Bravo e Michel Cohen. Per non parlare di Andrea Mura che, però, qui è quasi di famiglia, avendo vinto tutte le edizioni alle quali ha partecipato, sei su sei. E una citazione è doverosa anche per Andrea Caracci che qui trova spesso la zampata vincente. Anche quest’anno si è imposto in reale su un splendido Mylius 60 comandato da Guido Paolo Gamucci. Un ringraziamento è doveroso anche per la Garmin, nostro main sponsor che continua da anni a legare il proprio nome ad una regata difficile e senza fronzoli come la nostra. Con loro condividiamo davvero con i fatti la sfida e l’amore verso il mare».
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