Le parole del sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei «La festa della Liberazione è un’occasione di riflessione e di condivisione dei valori fondanti della democrazia»
SANTA MARINELLA – Si è tenuta ieri presso il Parco della Resistenza, la consueta cerimonia della Festa della Liberazione. “Mai come in questo triste e difficile momento storico segnato dal conflitto tra Russia e Ucraina era doveroso celebrare degnamente la ricorrenza della liberazione è stata per tutti i partecipanti, i cittadini e le istituzioni, un’occasione di riflessione e di condivisione dei valori fondanti della democrazia”. Lo ha dichiarato il sindaco Pietro Tidei a margine della manifestazione che si è svolta in via Saffi alla presenza in rappresentanza dell’intera amministrazione comunale dell’assessore Emanuele Minghella, della consigliera Maura Chegia, del capogruppo di maggioranza Andrea Amanati. Significativa la partecipazione delle autorità militari oltre che dei rappresentanti delle associazioni di volontariato del territorio quali la Misericordia, la Croce Rossa, le associazioni dei Combattenti e Reduci e l’Anpi. Una preghiera in ricordo di tutti i caduti, non solo della Resistenza, ma di tutte le guerre, è stata recitata dal parroco Don Salvatore Rizzo. La commemorazione, è stata resa più commovente grazie anche alla presenza della banda musicale di Santa Marinella che ha interpretato l’inno nazionale ed altri brani simbolo della resistenza. A margine della manifestazione, ne è nata una polemica tra il circolo cittadino del Movimento Cinque Stelle che ha attaccato il sindaco per una frase pubblicata sul manifesto che ricordava il giorno della liberazione. “Saremmo curiosi di sapere se il Sindaco Pietro Tidei che firma questa dichiarazione l’abbia anche letta – chiedono i pentastellati – sinceramente ci crea molta curiosità il riferimento all’alloro in memoria delle “vittime della resistenza”, laddove a memoria del popolo democratico che ha avuto caduti e martiri per la libertà, le vittime sono tra le file della resistenza cioè chi perisce in una sciagura, in una calamità, in seguito a gravi eventi o situazioni, le vittime del terremoto, dell’ultima guerra, del terrorismo. In pratica, secondo questo manifesto, la Resistenza è al pari del Covid, del nazismo, del terrorismo o della mafia che causa vittime. No, sindaco, la Resistenza ha avuto caduti e martiri per la libertà di cui oggi tutti fruiamo e che permette a tanti di esternare pensieri come questo, ma non ha avuto vittime ed ha sconfitto il fascismo, nome che nemmeno viene menzionato in questa commemorazione alla santamarinellese conclusa in fascia tricolore e scarpe da ginnastica”.