La lista civica Il Paese che Vorrei critica l’amministrazione comunale per aver cambiato le norme che regolamentano le strisce blu: «Un escamotage per reperire 350mila euro» «I parcheggi a pagamento non hanno funzionato e ora la città sarà sottoposta a un aumento della tariffa oraria»
SANTA MARINELLA – La lista civica Il Paese che Vorrei critica l’amministrazione comunale per aver cambiato le norme che regolamentano le strisce blù, che di fatto le ritengono solo un escamotage per reperire una cifra pari a 350mila euro per rientrare dalle spese. “Tale cifra – dice Lorenzo Casella – messa a bilancio preventivo, viene consegnata al Comune dalla Santa Marinella Servizi, società in house del Comune, che aveva appaltato gli stalli blu, ma che, per questo motivo, chiude in rosso con una cifra di meno 149mila euro. In poche parole, i parcheggi a pagamento, non hanno funzionato e lasciano in passivo la Sms. Invece di riconoscere il fallimento dell’iniziativa e nei fatti l’azione di boicottaggio dei cittadini, la giunta Tidei non trova niente di meglio che rincarare le tariffe dei parcheggi ed eliminare tutte le accortezze precedentemente assunte a favore di alcune fasce sociali. Per fare cassa e rientrare quantomeno della cifra annuale di 350mila euro che la Sms deve versare al Comune, la città sarà sottoposta a un aumento della tariffa oraria, all’abolizione della gratuità per i primi 20 minuti di sosta che oggi si dimostra essere stata un ipocrita specchietto per le allodole e a una rivisitazione delle fasce di popolazione esentate dal pagamento, scompariranno le esenzioni per gli over 75. Inoltre, l’area dell’Ex Fungo, verrà anch’essa destinata alla sosta a pagamento, come si era già paventato nell’estate scorsa, prima di un dietro-front che aveva sfiorato il ridicolo e la cosiddetta zona bianca verrà concentrata nella già martoriata Piazza Gentilucci, potenzialmente uno degli angoli più belli della nostra città. L’operazione dei parcheggi a pagamento, per la lista civica, si rivela per quello che è, una semplice tassa sui cittadini per di più nel momento storico meno appropriato in cui il disagio economico si fa sempre più sentire. “Il Paese che Vorrei – conclude Casella – ha più volte detto che la richiesta del ticket per il parcheggio deve portare una contropartita alla città che sia comprensibile a tutti i cittadini. Per esempio, disincentivare l’uso privato dell’auto a favore di un efficientamento del servizio pubblico, creare aree pedonali dove potersi incontrare e fare comunità, distribuire equamente i posteggi a pagamento e le aree di sosta libera, esentare dal pagamento i residenti o quantomeno alcune categorie di cittadini come pendolari e fasce bisognose. Di contro, allo sbandierato successo delle strisce blu da parte dell’amministrazione, ancora una volta non possiamo che riscontrare la sua totale mancanza di visione insieme alla sua voracità di denaro alle spalle dei cittadini di Santa Marinella”.
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