In 500 si sono mobilitati per Silvia Antoniozzi e la figlia 16enne accoltellate dentro casa «Prof torna presto, ci manchi»
LADISPOLI – «Forza Silvia e Sofia: tornate presto a casa». In più di 500 sono scesi in strada a Ladispoli per incoraggiare mamma e figlia, le due donne che stanno lottando in ospedale dopo essere state accoltellate in casa. A colpirle Fabrizio Angeloni, marito di Silvia Antoniozzi, padre naturalmente di Sofia, e anche lui in ospedale dopo aver tentato il gesto estremo. Venerdì la città ha voluto dare un segnale, soprattutto la scuola dopo la moglie di Angeloni insegna, promuovendo una fiaccolata partita dal lungomare Marco Polo, sotto l’abitazione dove si è consumato il fatto drammatico, proseguendo fino all’istituto “Caravaggio” di via del Ghirlandaio. «L’abbiamo chiamata “fiaccolata della speranza e della solidarietà” – specifica la dirigente scolastica, Giovanna Bruno – e abbiamo deciso di organizzarla dopo diversi giorni da questa tragedia. Siamo rimasti in silenzio, un silenzio rispettoso, nello stile della nostra professoressa, su questo accadimento che ha coinvolto lei e la figlia. Ma ora è giusto romperlo questo silenzio per dare voce alla verità e alla solidarietà. Silvia avrebbe voluto questo, e ora ci aspetta un percorso di riflessione e preghiera. Quel messaggio che ci è giunto dall’ospedale è stato una liberazione, un segno della rinascita. Vorrei ringraziare i medici che le stanno salvando la vita, anche i docenti e i ragazzi che hanno partecipato al corteo». Tanti striscioni a favore delle due donne nella manifestazione scortata dagli agenti della polizia del commissariato, carabinieri e polizia locale. In prima fila con la fascia tricolore pure il primo cittadino ladispolano. «Un fatto che ha scosso l’intera comunità – spiega – dovevamo essere qui come istituzioni per mostrare affetto e vicinanza ai cari di Silvia e della figlia e per continuare a tenere alta la guardia su un tema importante. È difficile trovare le parole adatte, speriamo solo che le due donne tornino a casa presto».
Poi spazio ai progetti legati alla violenza contro le donne. Ne parla l’assessore alle Politiche sociali, presente alla fiaccolata. «Un centro già esiste – conferma Fiovo Bitti – un altro però verrà aperto a Cerveteri ed è una notizia importante. Un progetto reso possibile grazie ad un finanziamento regionale. L’altra mattina ci siamo incontrati anche con gli agenti di polizia in commissariato per stabilire un protocollo operativo su alcuni aspetti, come appunto la violenza sulle donne e sui minori». La fiaccolata si è conclusa nella stessa scuola di via del Ghirlandaio e anche lì momenti di commozione per le lettere e le dediche dei ragazzi e dei colleghi di Silvia Antoniozzi. Poi il rompete le righe nella speranza che la prof torni presto in classe.
Nei prossimi giorni dovrebbero scattare gli interrogatori dei carabinieri nei vari ospedali dove sono ricoverati i tre. Fabrizio Angeloni è accusato di tentato duplice omicidio aggravato e il gip di Civitavecchia ha confermato l’arresto giorni fa. Del caso se ne è parlato stamattina a news&coffee con il giornalista Emanuele Rossi
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