Fra le 23 dediche anche una speciale per il ragazzo cerveterano ucciso a maggio del 2015 Una pietra in onore di Marco Vannini
CERVETERI – Il pianto, la commozione, la musica. Poi il ricordo di Marco Vannini raccontato direttamente dagli alunni della scuola “Salvo D’Acquisto”, protagonisti del progetto “Impronte di storie nel cammino della nostra memoria”. E tra le 23 pietre collocate sul perimetro esterno dell’istituto, è stata scoperchiata pure quella del ragazzo cerveterano ucciso a 20 anni nel 2015. Erano presenti i suoi genitori, Valerio e Marina, che non sono riusciti a trattenere le lacrime, così come i docenti, ragazzi e genitori. Un momento molto significativo di un’iniziativa promossa dalla professoressa di arte, Cecilia Revessi e dal collega di educazione fisica e vicepreside, Gianluca Vannutelli. Sulle 23 pietre gli studenti hanno inciso nomi e date ispirandosi all’opera d’arte “Stolpersteine”, di Gunter Deming. Dal 2010, in memoria delle vittime della follia nazista, l’artista tedesco le colloca nel tessuto urbano delle città europee, proprio in strada, davanti ai portoni delle case da cui sono state strappate per essere deportate e dove non hanno fatto più ritorno. Nel caso della D’Acquisto, scuola diretta dalla preside, Velia Ceccarelli, le ricerche si sono concentrate su storie di violenza familiare, abusi sessuali, bullismo, droga, negazione dei diritti civili. Dedica speciale a Willy Monoteiro Duarte, Yara Gambirasio, Desiree Mariottini, Adele De Vincenzi, tutte storie drammatiche entrate nelle case degli italiani. Proprio come quella di Vannini. «Marco ha 20 anni e tutta la vita davanti – leggono ad alta voce gli studenti – poi una notte di maggio 7 anni fa, alcune persone di cui si fida e a cui vuole bene, lo feriscono e lo lasciano morire. Marco urla dal dolore, chiede aiuto, ma non viene soccorso e muore per la superficialità e la disumanità di chi non fa nulla per salvarlo, mentre ancora sono tanti i sogni che vorrebbe realizzare». All’evento hanno preso parte anche Celestino e Alessandro Gnazi, gli avvocati difensori dei Vannini, il sindaco, Alessio Pascucci e la vice, Elena Gubetti.
«Un momento bellissimo alla scuola Salvo D’Acquisto di Cerveteri – sostiene Pascucci – anche di incontro, di riflessione, dedicato a tutti quei ragazzi, tutte quelle giovani vite che nel corso della storia recente, hanno perso la vita in modo violento a causa della cattiveria, della crudeltà, della follia, della superficialità altrui. Un evento curato nei minimi dettagli». Poi il nome legato alla città etrusca. «Tra le tante storie – conclude – quella del nostro caro Marco Vannini, il cui sguardo ancora oggi ci illumina e ci ricorda la grande battaglia che sua mamma Marina e papà Valerio hanno portato avanti per dare lui verità e giustizia. A tutti i ragazzi, ai docenti e alla dirigente Ceccarelli il mio più sincero ringraziamento».
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