Centinaia di generazioni sono passate da Maurizio e Simona in via Gobetti Paperopoli, lo storico negozio di giocattoli chiude dopo aver regalato 32 anni di sorrisi
CIVITAVECCHIA – Dopo 32 anni chiude lo storico negozio di giocattoli Paperopoli che ha fatto sognare generazioni di bambini. Un civitavecchiese non può non essere passato almeno una volta davanti alle vetrine dell’esercizio commerciale, rimanendo incantato a fissarle. Che fosse Natale, un compleanno, Pasqua o il Carnevale era sempre l’occasione buona per fare un salto da Paperopoli, contando i giorni che mancavano al prossimo regalo o magari rompendo il salvadanaio per comprare quel gioco che si desiderava da tanto tempo.
In 32 anni centinaia di persone sono passate per Paperopoli, prima per ricevere regalo poi, una volta cresciuti, per farli. Da bambini si partiva insieme con le bici e ci si fermava davanti al negozio, per vedere le ultime uscite. A volte si entrava con occhi sognati per chiedere quanto costasse l’oggetto del desiderio e Maurizio Neri e Simona De Simone – i titolari del negozio di via Gobetti – non mancavano mai di rispondere con un sorriso. Una professionalità e una gentilezza amate da tutti, come dimostrato dalle centinaia di condivisioni e commenti che il post che annuncia l’addio sta ricevendo. Un fiume di affetto per Maurizio e Simona che, in 32 anni, hanno visto migliaia di sorrisi sui volti di grandi e piccini.
“La nostra storia – si legge nel post sui canali social di Paperopoli datato 30 aprile – è iniziata in un caldo giugno del 1990 e come tutte le più belle storie, anche questa è arrivata alla fine. Oggi sarà l’ultimo giorno di apertura della nostra creatura Paperopoli. Intere generazioni sono passate da noi alla ricerca dei giochi più introvabili e noi abbiamo fatto del tutto per accontentarvi. Con questo messaggio vogliamo ringraziarvi tutti per averci scelto e per aver ripagato il nostro impegno in questi quasi 32 anni. Adesso è arrivato il momento di scrivere una nuova storia. Un grande abbraccio a tutti voi da Simona e Maurizio. Viva Paperopoli”.
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