la novità Illustrato nel dettaglio il progetto “Fast track to the sea: implementing the last mile rail connections” Collegamento ferroviario: rivoluzione in porto
Aumentare la competitività del trasporto ferroviario da e per il porto di Civitavecchia – fondamentale per lo sviluppo di alcuni segmenti di traffico – attraverso una riorganizzazione completa dell’intero sistema adeguandolo a quello dei più grandi porti d’Europa, soprattutto oggi che Civitavecchia è finalmente diventato porto Core nella rete Ten-T.
Questo in sintesi l’obiettivo di “Fast Track to the Sea: implementing the last mile rail connections in the port of Civitavecchia”, progetto illustrato in un virtual meeting la scorsa settimana, incentrato sulla messa a modulo di tutti i binari presenti all’interno del sedime portuale con interventi in grado di semplificare le manovre ferroviarie con un importante risparmio sia in termini di tempi che di costi, anche e soprattutto attraverso la realizzazione del cosiddetto ultimo miglio ferroviario nel porto di Civitavecchia.
Si tratta, come si ricorderà, di un
progetto da circa 18,5 milioni di euro
, finanziato con 14 milioni dalla Banca Centrale europea (Bei), altri 4 milioni sono stati erogati a fondo perduto dall’Unione europea e 300mila euro stanziati, sempre a fondo perduto, dalla Regione Lazio, per la progettazione.
I lavori che porteranno i binari su tutte le banchine del porto, dovrebbero iniziare a settembre, si concluderanno tra maggio e giugno 2023.
Con il progetto, su cui si è iniziato a lavorare già circa dieci anni fa, si vuole rendere «più attrattivo dal punto di vista commerciale e di rilevanza strategica nazionale ed europea il porto di Civitavecchia – ha spiegato il
presidente dell’Adsp Pino Musolino
– con la connessione dell’ ultimo miglio si colma una lacuna strutturale che sarà fondamentale per la gestione del porto del futuro. Oggi abbiamo collegamenti marittimi, oltre che con le maggiori isole italiane, con Spagna e Nord Africa, altri nei arriveranno a breve, per questo è strategico aumentare l’ offerta su ferro».
Come illustrato quindi dal
projetc manager per l’Adsp Luca Lupi
saranno realizzati circa 6 nuovi chilometri di binari «che raggiungeranno interamente le banchine 23,24 e 25, ma anche il terminal container di Rtc – ha spiegato – e le aree di nuova realizzazione. Una volta ultimati i lavori del Piano ferro che prevedono la rimozione dei sei binari ora esistenti nello scalo e la sostituzione con 7 nuovi binari più lunghi di ultima generazione, il porto diventerà maggiormente competitivo dal punto di vista commerciale».
Infatti, come aggiunto dal
responsabile unico del procedimento Maurizio Marini
, l’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria e la riconfigurazione della viabilità portuale – prevista quest’ultima nel piano – consentiranno proprio di potenziare il traffico commerciale.
«Il dialogo continuo con gli operatori e terminalisti – ha spiegato – ha portato allo sviluppo di un progetto che risponda alle esigenze logistiche e gestionali, garantendo la realizzazione di una infrastruttura ferroviaria quanto più flessibile possibile, in grado di adattarsi alle eventuali ulteriori esigenze».
Un intervento quindi atteso da tempo in grado di contribuire in maniera concreta e fattiva alla crescita dello scalo.
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