L’INTERVISTA A tu per tu con l’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli «La mia missione? Stare al fianco dei più deboli»
GIAMPIERO ROMITI
Dottoressa Napoli ci tolga una curiosità, quante ore lavora al giorno ? Riesce a trovare un po’ di tempo libero ?
“Beh, non è facile rispondere a questa domanda. Ma perché me l’ha fatta?
“Per il semplice, che in verità non è per niente semplice, motivo che sarà pure assessore dei servizi sociali epperò si deve occupare financo di politiche: per minori e famiglie, giovanili e diritti degli adolescenti e abitazioni. Già questo sarebbe un carico notevole ma non basta visto che ha a che fare con educazione e creatività giovanile, terzo settore, pari opportunità, formazione professionale e gentilezza”.
Allora, che ne dice ?
“Effettivamente è una bella sfilza di impegni. Che tuttavia meritano tutti la massima attenzione. E questo mi dà una vigorosa carica per affrontarli con la determinazione necessaria. Sa che le dico ?”.
Sentiamo.
“Senza non saprei più starci e ne sonosoddisfatta”.
Cos’è in particolare che in questo periodo in cui il covid sembrerebbe aver messo giudizio ha apprezzato maggiormente?
“L’aiuto che è arrivato dal Pnrr”.
Già, proprio una mano santa…
“Diciamo subito che è nel settore dei servizi pubblici che l’amministrazione ha ottenuto i primi tre milioni di euro di finanziamento. Attenzione però: sono arrivati su cinque dei sette progetti presentati e la premessa imprescindibile è che si tratta di fondi ottenuti per il distretto socio-sanitario”.
Si spieghi, cosa significa in particolare ?
“Che servono per il territorio, di cui Civitavecchia è capofila, che abbraccia anche Allumiere, Santa Marinella e Tolfa”.
In quale direzione andrà questo denaro ?
“Intanto 715 mila euro verso il progetto individualizzato abitazione-lavoro, quindi 1.800.000 serviranno per promuovere forme di residenzialità a persone senza dimora o in povertà estrema”.
Altre iniziative in cantiere?
“Certo. 211.500 euro saranno impiegati per il sostegno alle capacità genitoriali e la prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini; 210.000 invece per il rafforzamento dei servizi sociali e la difesa del fenomeno del burn out tra gli operatori”.
Soldi “investiti” con saggezza…
“Direi. E mi lasci sottolineare che è importante il risultato conseguito.
Che condividiamo con i tre comuni del comprensorio suindicati e che abbiamo centrato grazie al lavoro duro dei miei uffici e di tutti gli operatori del distretto socio-sanitario”.
Qual è la sua più intensa ed intima soddisfazione che prova ad essere assessore del ragguardevole settore dei servizi sociali ? Prendersi cura delle fasce più deboli è parecchio impegnativo…
“Sicuramente. Ma proprio la consapevolezza di avere rapporti con le persone bisognose mi fa essere più viva che mai e ogni momento che dedico a questo incarico conferitomi lo ritengo l’occasione imperdibile per poter soddisfare le loro urgenti richieste”.
Quanti, ancora, gli obiettivi da centrare?
“Parecchi, ma in particolare ce n’è uno al quale tengo tantissimo”.
Non penserà mica di tenerlo nascosto. Riveli di cosa si tratta.
“Con l’approvazione del bilancio si potrà trovare un accordo con la Repubblica dei Ragazzi per venti posti da destinare ai rifugiati ucraini”.
Straordinaria iniziativa, complimenti.
“Grazie. Ma mi permetta di rimarcare che la progettualità messa in campo anche per tale emergenza vede il Comune in compagnia di partner d’eccezione quali la Protezione Civile e le realtà del terzo settore”.
Assessore, gli impegni non finiscono mai, specie quando ci si occupa delle classi meno abbienti o addirittura in stato di povertà assoluta. Non c’è dubbio che se ne renda conto.
“Sicuro e ritengo che una realtà del genere purtroppo esiste, ma dobbiamo fare il massimo perché sia meno dolorosa possibile”.
Impresa mica facile…
“Vero, ma è un obbligo riuscirci. Naturalmente con il contributo indispensabile di istituzioni, enti benefici, fondazioni e associazionismo”.
L’unione fa la forza.
“Assolutamente. E lavorando insieme abbiamo già aiutato tanta gente ed è quello che deve continuare. Il tessuto sociale di questa splendida città dispone di tante energie vitali per essere di sostegno a chi soffre”.
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