Marcia per la pace, le riflessioni di due studentesse del Marconi
CIVITAVECCHIA – “È il 7 giugno 2022…il giorno dopo è ancora più bello vedere quello che, unendo tutte le nostre forze, siamo riusciti a creare. Tutte le scuole superiori di Civitavecchia grazie alla comunità di Sant’Egidio, che ha promosso e organizzato la mattinata speciale, sono state le indiscusse protagoniste di un gesto di civiltà che speriamo sia riuscito a dare un tocco di colore a questo mondo bianco e nero. Partendo dal piazzale del tribunale, tutti insieme per conseguire la pace, fino ad arrivare a piazza Fratti, abbiamo animato le vie di Civitavecchia con cartelloni, striscioni e diverse proposte musicali organizzate direttamente dagli studenti.
Il Marconi, la nostra scuola, ha deciso di condividere la bellezza del viale della pace, che ogni giorno ci porta il ricordo della professoressa Paola Pepi, la quale credeva fortemente nell’ ideale della pace e che ci ha accompagnato ieri mattina ,passo dopo passo ,dolce ospite dei nostri cuori. Erano 23 i cartelloni che i ragazzi hanno portato con fierezza, ognuno di questi caratterizzato da un’onda dei colori dell’arcobaleno, che unita agli altri formava una catena lunga è indistruttibile, tenuta assieme dalla forza della pace. Tra i colori, risaltavano i volti e le citazioni più significative di coloro che per tutta la vita, nel corso del tempo, hanno combattuto, o continuano a combattere per principi di unione e armonia che dovrebbero contraddistinguere ognuno di noi. Figure come Obama, Walesa, Dalai Lama, Einstein, Gorbaciov e Papa Francesco dovrebbero insegnarci che la cultura della pace va costruita ogni giorno, non può essere considerata una conquista immediata ed eterna, bensì un bene da proteggere e tutelare azione dopo azione, una battaglia continua per cui lottare. “Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; si al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo.” Queste parole di Papa Francesco racchiudono il senso della nostra unione e del nostro incontro, che ieri più che mai ha avuto un significato toccante, visto il momento storico che purtroppo ci troviamo a vivere.
È questo il vero scopo della scuola, essere capaci di descrivere liberamente i propri pensieri tramite l’arte, che sia espressa con la scrittura, con i disegni o con la musica, come si sono impegnati a fare gran parte degli studenti che si sono offerti per rappresentare le proprie scuole. La piazza di Civitavecchia è stata animata dall’entusiasmo dei ragazzi che sono riusciti in modo chiaro, diretto e anche semplice a trattare un argomento di così tale spessore. Con lo slogan “più parole meno armi” hanno riassunto ed espresso la loro volontà di un mondo più civile, in cui la guerra, la cattiveria e il terrore devono essere solo dei lontani ricordi. Da studentesse di una delle scuole partecipanti, possiamo esprimere la nostra gratitudine nei confronti della Comunità e dei nostri docenti, che ci hanno permesso di rendere concreti pensieri che prima erano solo astratti. È stata una lezione di scuola, di cultura, di educazione civica ma soprattutto una scuola di vita. Partecipare alla manifestazione ha voluto significare prendere una posizione, non stare fermi a guardare il mondo che cade, ma cercare di rimettere insieme i pezzi. È stato bello sentirsi parte di un qualcosa, della nostra scuola, della parata, ma soprattutto è stato toccante essere veri e propri cittadini di un mondo che ci impegniamo a migliorare per rendere il posto perfetto in cui vivere”.
Vittoria Menichini e Federica Amici
4B Liceo Scienze Applicate IIS Marconi