Sarà affidato tramite avviso alle associazioni del Terzo Settore. Richieste figure professionali ad hoc Un progetto contro la ludopatia
LADISPOLI – È rivolto soprattutto alle fasce più giovani e a agli anziani e ha l’obiettivo di informare e dare un aiuto concreto a chi del gioco ha fatto purtroppo una malattia. Si tratta del progetto sulla ludopatia elaborato dai funzionari del Comune di Ladispoli, con il supporto del comune di Cerveteri, che partirà probabilmente a fine agosto inizi settembre, grazie a un contributo di 84 mila euro. Il progetto è volto a favorire una cultura del gioco sicuro e aiutare i giovani e gli anziani a evitare il gioco d’azzardo e le situazioni rischiose. Prevista anche l’apertura di uno sportello che sarà messo a disposizione di quanti vorranno dei consigli o vogliono essere indirizzati verso altre strutture (magari per avviare un percorso di guarigione dalla patologia). Ma perché proprio queste due fasce della popolazione? Dagli studi effettuati sul gioco d’azzardo tra i minori condotta da Datanalysis, sono circa 800mila i bambini e i ragazzi tra i 10 e i 17 anni a essere colpiti dal gioco d’azzardo, dalle luci di videopoker e slot-machine, da gratta e vinci, superenalotto e scommesse varie. Guardando invece al dato generale (non diviso per fasce d’età) in Italia, la ludopatia colpisce circa 900mila persone con un trend che purtroppo è in continua crescita. E tra loro ci sono anche gli anziani che rischiano, per colpa del gioco, di mandare in fumo tutta la pensione e dunque l’unica loro fonte di sostentamento. Ed è proprio per questo che a partire dal prossimo anno, il progetto del Comune di Ladispoli, vedrà come luoghi principali in cui intervenire le scuole da una parte e i centri anziani dall’altra. Centri dove, inoltre, proprio in questo ultimo periodo, anche le forze dell’ordine (Polizia e Carabinieri) intervenire per informare gli anziani delle insidie nascoste dietro l’angolo. A cominciare dalle truffe. A occuparsi del progetto saranno le associazioni del Terzo Settore con affidamento tramite avviso pubblico. Saranno ovvviamente richieste delle figure professionali ad hoc e non è escluso che “l’incarico” possa essere affidato anche a più associazioni così da occuparsi e guardare ai vari aspetti del fenomeno e del percorso da intraprendere per sensibilizzare, informare e aiutare.
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