RUGBY In finale i rugbisti civitavecchiesi hanno sconfitto 40-18 il Benetton Dall’Under 10 del Crc a campioni d’Italia con l’Under 19 del Colorno: è la favola dei gemelli Flavio e Gabriele Schiavi
Da piccoli rugbisti dell’Under 10 del Crc Civitavecchia a campioni d’Italia Under 19 con la maglia del Colorno Rugby 1975.È la favola che hanno vissuto nel fine settimana i gemelli civitavecchiesi Flavio e Gabriele Schiavi. Avevano sognato una finale scudetto ed avevano sognato di vincerla. Non era facile, verso di loro avanzava una corazzata come quella del Benetton Treviso che aveva battuto il Petrarca Padova. Ma il Colorno di Cristian Prestera e Samuele Paci hanno lanciato una serie di siluri che hanno letteralmente affondato il Benetton. Il risultato parla chiaro: 40-18 in una finale scudetto è tanta roba. C’è dentro di tutto: sudore, sangue, fatica, infortuni, rabbia, voglia di vincere e salire sul tetto d’Italia. Mostrare quanto questi ragazzi sono cresciuti, tecnicamente, atleticamente, fisicamente, moralmente, socialmente. E in 10 anni i gemelli Schiavi hanno vissuto tutto questo passando per il Crc Civitavecchia, la Rugby Roma Olimpic 1930 (che rimarrà sempre nel loro cuore), nel Cus Milano ed infine il tetto dell’Italia con il Colorno. È stata dura e senza il supporto e l’incitamento della famiglia, tutto questo non sarebbe mai potuto succedere. Decine di migliaia di chilometri percorsi in lungo e in largo per l’italia, gli allenamenti a Roma da conciliare con una scuola che spesso non capiva le esigenze degli atleti (e parliamo di un liceo sportivo deputato a quello), poi il distacco dalla famiglia a soli 16 anni e la vita da soli a Milano, la pandemia, le operazioni per gli infortuni, la maturità, superata brillantemente, e l’università. Infine Colorno, l’inizio di una nuova, stupenda ed indimenticabile avventura con la vittoria dello Scudetto e del titolo di campioni d’Italia. Ma non è certo la fine ma semplicemente una stupenda tappa verso altri obiettivi ancora più in alto. La strada è ancora lunga e difficile da percorrere.
«Stiamo vivendo un bellissimo sogno ad occhi aperti – dicono i gemelli Schiavi – anche perché sabato la nostra giornata è iniziata presto. Nessuno di noi è riuscito a dormire molto. La tensione era altissima sia per chi scendeva in campo sia per chi per scelte tecniche o infortuni sarebbe stato sugli spalti a sostenere i compagni che affrontavano il Benetton Treviso. La giornata è finita domenica mattina alle 6, quando, nel più puro spirito rugbistico, sono terminati i lunghi festeggiamenti dove sono corsi fiumi di birra, spumante, champagne e musica, tanta musica, canti, balli. Tutti insieme ma proprio tutti, atleti dell’Under 19, della Top10, allenatori, dirigenti, genitori. È stato un vero sogno realizzato. E per questo vogliamo ringraziare tutti, ma proprio tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare qui e diventare Campioni d’Italia, a partire dai nostri genitori che hanno fatto e continuano a fare tanti sacrifici per noi. Sappiamo di avergli regalato una gioia unica, ma sappiamo anche che questo titolo è soltanto una tappa di una lunga strada per arrivare sempre più in alto. Ringraziamo – concludono Flavio e Gabriele Schiavi – i nostri allenatori che ci hanno visto crescere nel tempo, i dirigenti e le società in cui abbiamo giocato ma vogliamo ringraziare tutti i compagni delle squadre che abbiamo vissuto col cuore ed ai quali siamo ancora legati. E, ovviamente, i compagni di viaggio di questa meravigliosa avventura finita come campioni d’Italia».
©RIPRODUZIONE RISERVATA