Usi civici, mozione in Regione della consigliera Francesca De Vito
CIVITAVECCHIA – “Sulla questione degli usi civici a Civitavecchia ho protocollato in questi giorni una mozione per impegnare la Regione a prendersi le proprie responsabilità. Una criticità che va avanti da troppo tempo e lede gli interessi di migliaia di famiglie in attesa di comprendere se possano far valere i propri diritti su case regolarmente acquistate”. La consigliera regionale di Fratelli d’Italia Francesca De Vito interviene sull’annosa questione parlando di vero e proprio disastro.
“Il testo che presenterò a breve al Consiglio Regionale – ha spiegato – vuole spronare le istituzioni a trovare una soluzione che vada a favore dell’interesse dei cittadini in un annoso contenzioso fatto di corsi e ricorsi nei quali però non sempre si sono presi in considerazione tutti gli atti che avrebbero potuto chiarire la situazione e dato tranquillità a oltre 5000 legittimi proprietari. Un interesse che la politica deve tutelare in modo trasversale. Apprendo, e accolgo con favore, l’interessamento della Prefettura che ha convocato sia l’Università sia il Comune che la Regione. Più volte i cittadini hanno chiesto chiarimenti a queste istituzioni che si sono sempre trincerate dietro ad un silenzio imbarazzante fatto di rimpalli e superficialità. Ora mi aspetto che davanti al Prefetto si arrivi a guardare tutti gli atti, compresi i ricorsi presentati, per poter prendere le decisioni nel solo interesse delle famiglie – ha concluso De Vito – e non di chi punta a fare profitto a loro spese”.
Intanto è stata annullata la convocazione della riunione in Prefettura di Roma, per sopraggiunti impegni istituzionali, ed inizialmente prevista per domani. “Ci auguriamo che la riconvocazione dell’incontro, chiesto dalla Regione Lazio – ha commentato il sindaco Ernesto Tedesco – possa avvenire in tempi brevi e in data prossima: il territorio attende chiarimenti circa il ruolo dell’università Agraria e il suo futuro, come hanno avuto modo di manifestare nei mesi scorsi i cittadini, vittime dell’assurda e incredibile vicenda degli usi civici”.