L’INTERVISTA A tu per tu con il consigliere dem che fa il punto sul lavoro della maggioranza Di Gennaro: «Senza una visione della città del futuro»
GIAMPIERO ROMITI
Marco Di Gennaro, come giudica i primi tre anni di questa legislatura ?
“Pur tenendo conto delle situazioni eccezionali verificatesi , la valutazione dell’operato dell’amministrazione non può certo dirsi positiva”.
Coalizione centrodestrorsa, pertanto, bocciata ?
“Bè, sicuramente non ha mantenuto fede a quanto promesso in campagna elettorale”.
Ma qualunque governo avrebbe risentito di un’emergenza grave come quella provocata dalla pandemia, le pare ?
“Difatti l’ho sottolineato. La fase più acuta vissuta per i contagi da covid di sicuro hanno rappresentato un serio problema, però…”
S’è bloccato ? Mica vorrà lasciare appesa al nulla la sua riflessione.
“ Ecco, a mio avviso sono emersi rare idee e troppo immobilismo”.
Si sente di affermare che i cittadini non siano l’immagine della felicità?
“Se devo tener conto delle continue proteste che riempiono la quotidianità, non mi sembra che si respiri un clima sereno”
Qualcosa, tuttavia, sarà pur stato fatto…
“Solo robetta che rientra nella normalità. Insomma di abituale routine”.
Significa che i signori governanti “pincioti” non si sono “sprecati” più di tanto ?
“Avrebbero potuto e dovuto occuparsi di circostanze molto rilevanti e troppo spesso se ne sono dimenticati”.
Per esempio ?
“Sul degrado di numerose zone, specie periferiche , abbiamo spesso richiesto una maggiore attenzione epperò non sono mai arrivate risposte concrete”.
Basta questo per asserire che Tedesco & C. se non sono una frana poco ci manca ?
“Io mi limito ad osservare, e ne sono pienamente convinto, che fino ad oggi non è emerso un granché di cui si possa parlare in termini positivi.”
Andiamo sul concreto, Di Gennaro. Perché tanta insoddisfazione ?
“Questa maggioranza non è riuscita ad offrire una sua visione della Civitavecchia del futuro ossia una prospettiva di medio e lungo periodo verso la quale indirizzare lo sviluppo della città”.
Si naviga a vista ? Non si sa dove si vuole andare a parare ?
“ Parrebbe. E mi chiedo: rilevanti progetti quali Terme, Italcementi e Fiumaretta dove sono andati a finire ? “
Bella domanda. Visto che se l’è fatta, si dia la risposta.
“Non è dato sapere se abbiano compiuto passi in avanti o si trovino ancora al palo . E per questo motivo il nostro gruppo ha chiesto di conoscere lo stato di attuazione”.
Dottor Di Gennaro, parecchi deplorano l’opposizione troppo blanda del vostro gruppo. Giudizio severo o campato in aria?
“Prima di emettere valutazioni consiglierei chi ci critica di seguire più spesso i Consigli Comunali”.
Che fa, butta la palla in tribuna ?
“Assolutamente no. A prescindere dall’invito a frequentare l’aula Pucci, mi preme chiarire che il ruolo dell’opposizione non è quello di “stare contro” a prescindere da ciò di cui si tratta”.
Mica facile seguirla…
“Non è poi così complicato.“
Allora metta da parte il politichese e si esprima in maniera limpida e semplice.
“Abbiamo sempre dichiarato la nostra disponibilità a confrontarci e a dare il nostro contributo su ogni proposta che fosse nell’interesse del bene comune”.
Ed è andata così ?
“In questa ottica, sia nelle varie commissioni che nella massima assise, abbiamo presentato proposte a beneficio della città la cui validità è stata unanimamente riconosciuta. E ciò ha contribuito a stabilire, nel rispetto dei reciproci ruoli, una collaborazione capace di produrre effetti proficui ”.
Il cosiddetto campo largo è ormai di moda…
“Non esageriamo. Con l’attuale maggioranza non abbiamo niente da spartire”.
Finora la squadra di Tedesco cos’è che ha maggiormente trascurato ?
“L’ho già detto e sono pronto a ripeterlo fino alla noia: la cura del presente e la programmazione del futuro”.
E per gradire, ammesso che sia così, domanda finale: ritiene possibile, e vantaggioso, un accordo con il M5S dopo lo strappo tra Conte e Di Maio?
“A prescindere dal pessimo rapporto con l’amministrazione Cozzolino durante la quale non si riuscì a stabilire uno straccio di dialogo, prima che ad un Movimento in fase sussultoria e per alcuni versi confusionale, credo sia opportuno guardare ad altre formazioni senza vena di populismi e, soprattutto, riguadagnare la fiducia di tanti, troppi cittadini che disertano le urne”.
Eh sì, il “draghismo” è ormai l’undicesimo comandamento e, se non proprio un governo di larghe intese, il grande centro deve piacere da morire al pidino. Vale anche per i suoi “compagni” vicini di scranno e per gli iscritti al partito?