Ieri una cerimonia per l’apposizione del premio nel Centro di via della Azalee. VIDEO Asl Roma 4, la targa “Valore pubblico” per il Csm
CIVITAVECCHIA – Cerimonia per l’apposizione della targa del premio “Valore pubblico” conferito alla Asl Roma 4 dall’Università Bocconi di Milano per il progetto “Cure Sanitarie, cohousing supportato e inclusione di persone con disagio psichico e sociale” al Centro salute mentale. Ieri un bel momento alla presenza di ospiti delle case, amici, operatori della Asl Roma 4, volontari, direzione aziendale e Comune. Tutto è partito oltre 10 anni fa, da un’idea, dalla necessità di accogliere, curare e includere queste persone e allora Asl e Comunità di Sant’Egidio hanno fatto squadra, poi il protocollo che incluse anche il Comune e il risultato è un progetto quanto mai attuale in un momento in cui si parla di inclusione e umanizzazione anche nelle cure.
Come ha sottolineato il direttore generale dell’azienda sanitaria locale Cristina Matranga: «Un progetto pluripremiato, l’ultimo riconoscimento, quello che abbiamo celebrato oggi lo abbiamo avuto dalla Bocconi, e ci è stato consegnato dalle mani del ministro Brunetta. È un progetto bellissimo perché nasce dalla collaborazione di tre soggetti istituzionali ovvero la Asl che si occupa dell’assistenza psichiatrica, il Comune e la Comunità di Sant’Egidio. Sono delle residenze nelle quali questi pazienti che hanno delle patologie psichiatriche o anche doppie diagnosi perché magari hanno problemi di dipendenze imparano a convivere tra di loro, ad aiutarsi e ad essere solidali. È un progetto di inclusione – ha sottolineato – bello e importante tanto che abbiamo avuto anche un finanziamento dalla Regione Lazio per cercare di esportarlo anche negli altri distretti del nostro territorio, ci stiamo lavorando per capire come replicarlo attraverso sempre la collaborazione con Comuni di riferimento e associazioni radicate sul territorio. Quindi l’obiettivo è quello di replicare queste residenze anche su tutti gli altri comuni del nostro territorio. Adesso vorremmo partire con questo finanziamento regionale e provare a replicarlo anche altrove».
Il sindaco Ernesto Tedesco ha aggiunto: «Si tratta di un progetto fantastico, uno dei tanti, in cui ci muoviamo tutti insieme e che è motivo di orgoglio. Grazie».
Carola Celozzi, direttore del Dipartimento di salute mentale ha sottolineato: «Quando siamo partiti con questa esperienza mai avremmo immaginato di arrivare fin qui. Abbiamo iniziato dalle esigenze di base e poi progressivamente il progetto è cresciuto. Negli anni ci siamo resi conto che non basta il lavoro di equipe, abbiamo bisogno di entusiasmo e collaborazione. Quando si ha a che fare con il disagio psicologico c’è la necessità di usare tutte le strade possibili per entrare dentro e portare le persone fuori».
Il responsabile locale della Comunità di Sant’Egidio Massimo Magnano ha detto: «Vogliamo sottolineare l’importanza delle cure sanitarie e quella di avvicinarle alle persone. Siamo riusciti a dare a queste persone una vita dignitosa. Convivere deve essere un valore e noi con questo spirito vogliamo andare negli altri distretti, sono le persone la prima risorsa. L’inclusione è la sfida più grande».
A chiudere gli interventi il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco: «Come ha detto Celozzi bisogna entrare nel disagio e per farlo serve il cuore. Noi continueremo ad esserci e a sostenere progetti simili». Presente anche un rappresentante del vescovo Gianrico Ruzza.
I DATI – Dal 1° ottobre 2012 al 30 giugno 2022 sono state aperte 12 convivenze, di cui 10 a Civitavecchia e due a Bracciano. Gli ospiti delle convivenze protette di Sant’Egidio sono stati complessivamente 52. L’età media degli ospiti è di 45,8 anni. Le patologie prevalenti sono quelle psichiatriche Sei soggetti hanno sofferto dipendenze da alcol o sostanze, di solito associate al disturbo mentale.
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