L’associazione si rivolge alla Procura della Repubblica per chiedere chiarimenti circa la chiusura pomeridiana del sito termale Nuovi orari per la Ficoncella: il Codacons presenta un esposto
CIVITAVECCHIA – «Non avendo ricevuto riscontro alla diffida recapitata il 30 giugno al Comune di Civitavecchia e alla partecipata Csp che gestisce il sito termale, i quali invece, hanno ritenuto di procedere con la chiusura pomeridiana delle vasche dal 1° luglio, l’Associazione di Utenti e Consumatori ha inoltrato alla Procura di Civitavecchia un esposto volto a chiedere la verifica di quanto arbitrariamente deciso da CspP e dal Comune senza tenere conto delle esigenze di molti frequentatori impossibilitati a usufruire delle cure termali la mattina».
Lo dichiara in una nota il Codacons Civitavecchia, affermando che «nella preclusione dell’accesso alle terme nelle ore pomeridiane per i malati le cui patologie sono curabili attraverso la medicina termale potrebbe essere ravvisato dalla Procura il reato di interruzione di pubblico servizio, come previsto dall’art. 340 c.p.»
Il Codacons spiega quanto segue: «Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) “La medicina termale è una delle più antiche forme di terapia dell’Occidente e in tal senso è da considerarsi una medicina tradizionale”.
In quest’ottica, le terme, quale complesso integrato di risorse naturali, strutture e servizi, possono essere punto d’incontro tra diverse forme di cultura medica finalizzate non solo alla terapia e alla riabilitazione ma anche al mantenimento della salute».