L'INTERVISTA La consigliera del M5S contro gli esponenti di maggioranza Lucernoni: «Incapaci di varare progetti di sviluppo»
GIAMPIERO ROMITI
Daniela Lucernoni, come ha vissuto questi primi tre anni della nuova legislatura ?
“Con il rimpianto di un recente passato che forse troppo in fretta è stato dimenticato e che invece dovrebbe far riflettere chi, convintamente ci mancherebbe, ha pensato che per la città fosse utile il cambiamento”.
Vabbè, più che comprensibile la sua considerazione. Trovarsi sui banchi dell’opposizione dopo essere stati nella stanza dei bottoni per voi grillini non deve essere stato piacevole.
“Indubbiamente. Ma oggi aumenta ancora di più l’amarezza constatando quello che accade”.
Ovvero ?
“C’è una maggioranza che si limita solo all’ordinaria amministrazione perché priva di visione, incapace di mettere in campo progetti di sviluppo per il territorio ed in grado di attrarre investitori. Sembrerà assurdo ma sono trascorsi trentasei mesi di assoluta inutilità”.
Quindi se dovesse darle un voto da uno a dieci si fermerebbe al massimo a quattro ?
“Scherziamo ? Molto meno”.
Cos’è che l’ha maggiormente colpita, in senso negativo naturalmente ?
“L’accanimento nel revocare opere da noi già avviate e cantierabili quali il parco Saraudi e il completamento del mercato. E non è tutto”.
Vada avanti, allora.
“Non può né deve passare sotto silenzio che ad oggi non è stato assegnato neppure un alloggio popolare. Si tratta di un aspetto gravissimo, figlio della mancanza di rapporti di virtuosa collaborazione con l’Ater”.
E’ rimasta sorpresa dal cambio di ben otto assessori ?
“Niente affatto. La squadra capitanata da Tedesco è un insieme di compartimenti stagni e naturalmente dell’amalgama non c’è traccia. E questo determina il nulla che sta caratterizzando la sua azione”.
L’arrivo del biodigestore si deve anche all’immobilismo dell’assessorato all’ambiente ?
“E’ fuori discussione, al di là delle chiacchiere che si fanno. Nel piano triennale avevamo, difatti, lasciato il progetto di un impianto di compostaggio aerobico di proprietà comunale, ma incredibilmente è stato ignorato. E la società privata Ambyenta Lazio, trovando la strada spianata, ne ha approfittato”.
Si trova dunque d’accordo con quanto già dichiarato dal consigliere regionale Porrello.
“Certo e nessuno può confutare quello che è accaduto. Adesso bisogna affrontare la realtà con determinazione e fare il possibile affinchè non si installi la gigantesca struttura”.
Lucernoni, in che modo procede l’iter per la ristrutturazione dello stadio Fattori, che grazie al suo fruttuoso lavoro da titolare dello sport ha ottenuto il cospicuo finanziamento di 3,5 milioni di euro ?
“Andamento lentissimo. Esasperante. E questo, a mio avviso, è dovuto principalmente al continuo avvicendamento di assessori. Ne sono cambiati addirittura tre, roba da pazzi”.
Che idea s’è fatta sull’assegnazione del parco “Yuri Spigarelli” alla cifra di 6.000 euro all’anno?
“Ritengo che il maggiore errore commesso è aver fissato la concessione in 25 anni. Sarebbero stati più che sufficienti 10, eppoi s’è aggiunto un altro clamoroso sbaglio”.
Tanto per completare meglio l’opera…
“Proprio così ed è gravissimo che si sia permesso di partecipare al bando soltanto a chi avesse già gestito simili “spazi”. Tale clausola capestro ha impedito che “gareggiassero” tante realtà specialmente locali”.
D’accordo, tuttavia chi ha vinto è un notissimo imprenditore civitavecchiese.
“Vero. Però è anche e soprattutto uno dei finanziatori della campagna elettorale di Tedesco e inoltre non ha dovuto faticare molto per aggiudicarsi la “partita” giacchè, per via della succitata clausola, è risultato l’unico , tra i soli due soggetti in lizza, che avesse i requisiti richiesti”.
Lo strappo di Di Maio avrà conseguenze sul movimento locale ?
“No. Dubito che ci saranno sostenitori del ministro degli esteri, il quale con il suo gesto ha dimostrato di non volersi staccare dalla poltrona che avrebbe dovuto abbandonare dopo due mandati.
Sono certa che la nostra compattezza non verrà scalfita”.