IMPIANTISTICA Il gruppo consiliare M5S interviene sulla questione inerente alle strutture cittadine ”Chiara Grammatico, Saraudi e Fattori: 3 anni di nulla”

Nella giornata di oggi il gruppo consiliare M5S è intervenuto sulla questione inerente l’impiantistica cittadina, sottolineando l’immobilismo del Pincio: «Dopo oltre 3 anni di amministrazione Tedesco i problemi in ambito sportivo sono ancora tutti lì, ben lontani dall’essere risolti. Il fatto è che l’attuale amministrazione, nonostante l’impegno del “delegato semplice” Matteo Iacomelli, non solo non ha risolto i problemi atavici di questa città ma neanche ha segnato i rigori a porta vuota che gli avevamo lasciato. Il Saraudi, dove oggi sarebbe già operativo un bellissimo skate park per lanciare quella che è una disciplina olimpica sempre più emergente, è ancora terra brulla. Il nuovo progetto, decisamente più commerciale che sociale e che prevede superflui altri campi da Padel (come se ne mancassero in città), non vede luce e la cantierizzazione è ancora lontana. Il Fattori, dove erano già pronti 3,5 milioni di euro da noi reperiti fin dall’insediamento della Giunta Tedesco, nonostante vari proclami e annunci, ancora non ha visto un operaio al lavoro, a distanza di 3 anni. Il Chiara Grammatico, per cui sono arrivati sia i soldi dell’assicurazione che il finanziamento regionale, ha ancora il futuro avvolto nelle nebbie e nell’incertezza, con la comprensibile rabbia della società locale. Sull’impiantistica sportiva Civitavecchia è immobile da 3 anni ed oltre a non aver ultimato le opere che già erano pronte sul tavolo al loro arrivo, Tedesco e soci non hanno neanche pensato a nulla di nuovo. Nessun nuovo impianto, nessuna riqualificazione dell’esistente, niente di niente. Si è solo tornati ad una solita grande attenzione al tema delle piscine, con la coincidenza che un attuale assessore era presidente di una società sportiva fino a poco tempo fa, e niente intorno. Per fortuna, nonostante ciò, i risultati sportivi frutto del grande lavoro delle ASD continuano ad arrivare. Povera Civitavecchia».
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