Il bagnino eroe dello stabilimento Sogno aveva già rianimato una turista straniera Malore in acqua, 83enne rischia di annegare ma si tuffa ancora Lekbir e salva la nonnina
LADISPOLI – Appena entrata in acqua ha iniziato ad agitarsi, e poi è stata colta da un malore. Era già nella sua postazione il bagnino dello stabilimento balneare Sogno nonostante non fossero ancora le 9. Quando ha visto quella signora in difficoltà non ci ha pensato un attimo. È sempre lui, l’assistente bagnanti Lekbir Zerouaki a guadagnarsi l’onere della cronaca dopo essersi lanciato in acqua e tratto in salvo la signora Rosetta. Sono stati però momenti di angoscia ieri mattina sul lungomare di via Marco Polo a Ladispoli. Il 50enne bagnino ha dovuto praticare la respirazione bocca bocca con un massaggio cardiaco perché la donna non si riprendeva. Tutti i clienti dello stabilimento sono rimasti con il fiato sospeso. Alcuni hanno temuto il peggio. Alla fine la 83enne ha aperto gli occhi. «Ho visto subito che era in difficoltà – dice il bagnino – perché muoveva solo un braccio come se chiedesse aiuto. È andata giù subito, stava annegando e allora ho capito che non c’era un solo secondo da perdere. La signora l’ho portata a riva, non era cosciente e ho iniziato subito il massaggio cardiaco. Buttava molta acqua e quando ha aperto gli occhi è stato un grandissimo sollievo per me. Ora la aspettiamo di nuovo qui, speriamo si riprenda presto». Poche parole ma tanti fatti per questo 50enne marocchino ma con la cittadinanza italiana. Lo scorso agosto aveva salvato una villeggiante disabile asiatica sempre con il massaggio cardiaco. Sul posto ieri mattina i soccorritori del 118, la Polizia di stato del commissariato di via Vilnius e la Guardia costiera di Ladispoli-Marina San Nicola. È atterrata l’eliambulanza sulla spiaggia di via Regina Elena e poi il volo verso il Policlinico Gemelli dove si attendono notizie di Rosetta, sperando siano positive. Ed è stata chiusa momentaneamente la strada per evitare disagi. Intanto Lekbir, già omaggiato da una targa del comune di Ladispoli, si appresterà sicuramente a prenderne un’altra ancora. È ormai l’angelo custode del litorale. «Credo sia uno dei più bravi della zona – commenta Maurizio Ferrini, il proprietario della struttura marina – non è il primo salvataggio che compie. Un anno fa una bagnante straniera sembrava ormai deceduta e invece Lekbir l’ha rianimata con la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco, un po’ come è avvenuto in queste ore con la donna. Molto celeri anche i soccorsi e l’intervento delle forze dell’ordine. Davvero un’operazione ben coordinata». Come se nulla fosse, il bagnino italo-marocchino è tornato in servizio sotto l’ombrellone rimettendosi la canottiera rossa e ricevendo strette di mano e applausi da tutti i presenti.
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