Sulla spiaggia libera anche quando non ci sono i turisti continuano ad occupare spazio Ombrelloni, la guerra dei posti
LADISPOLI – «Forse è il caso che qualcuno intervenga e fermi questi incivili che fanno i padroni impedendo ad altri di usufruire della spiaggia libera». Non le manda di certo a dire il signor Renato pubblicando anche una foto sui social che ritrae appunto ombrelloni lasciati sull’arenile pubblico, con tanto di lettini e sdraie appoggiati. Per riuscire ad avere un posto in prima fila sulla spiaggia centrale di Ladispoli molte sono disposte a ricorrere a qualsiasi stratagemma. Insomma, c’è chi lascia l’ombrellone e magari torna comodamente a casa per il pranzo e poi si riscende in spiaggia dopo 4-5 ore. Qualcuno ha avuto l’idea addirittura di lasciarlo lì la sera per ritrovarsi il giorno dopo di fronte al mare. «Lasciare l’ombrellone in spiaggia libera di notte per trovarsi il posto il giorno dopo è vietato. Di giorno, dall’alba al tramonto si può», è la risposta invece di Massimo. La discussione è accesa più che mai anche perché già il mese di luglio ha fatto registrare il tutto esaurito a Ladispoli, e lo stesso scenario è destinato a ripetersi ad agosto. Consultando manuali e regolamenti il rebus è destinato a rimanere tale. In teoria piazzare l’ombrellone in spiaggia assicurandosi il posto migliore il giorno successivo è una comodità a cui molti evidentemente non vogliono rinunciare, tuttavia si tratterebbe in termini teorici di un’occupazione illegale del demanio pubblico. Non si potrebbero lasciare ombrelloni, lettini e materassini per un tempo prolungato, pena il sequestro degli oggetti da parte degli organi di polizia. Ma nei fatti questo può avvenire solo al di fuori dell’orario di balneazione. Quindi, prima delle 9 del mattino ad esempio. I cittadini rischierebbero seriamente di vincere il ricorso in caso di sequestro. Perciò, come in molti altri casi, serve sempre il buon senso di turisti e residenti per una reciproca convivenza.
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