Sinistra Italia sollecita l’amministrazione all’attivazione del servizio sul territorio comunale «Sempre più urgente l’apertura del centro antiviolenza»
CERVETERI – «Le donne devono sapere che c’è un presidio importante che può aiutarle». A dirlo è Sinistra Italiana Ladispoli dopo gli ultimi episodi di violenza contro le donne che si sono registrati a Cerveteri. È infatti di pochi giorni fa l’arresto di un 35enne gravemente indiziato maltrattamenti e lesioni nei confronti della ex compagna 23enne. L’uomo si era recato il 26 luglio scorso in casa della giovane, e in preda ad una folle crisi di gelosia prima ha tentato di strangolarla poi l’ha ferita con il coltello. «Ad aprile, appena 3 mesi fa, a Ladispoli, si era verificato un altro gravissimo episodio – ricordano dal movimento politico – Questi casi dimostrano ancora una volta quanto sia diffusa sia a Ladispoli che Cerveteri una cultura maschilista che vede le donne come proprietà privata, intollerante verso ogni manifestazione di autonomia delle donne stesse, a volte colpevoli solamente di voler interrompere o di aver interrotto una relazione. Si tratta purtroppo solo della punta dell’iceberg, sappiamo essere molte di più coloro che vivono nella paura per sé stesse e spesso per i propri figli. Il 27 giugno – evidenziano da Sinistra italiana Ladispoli – è scaduto il termine per la manifestazione di interesse relativa alla gestione del centro antiviolenza che la regione, dopo le insistenze dell’Associazione Donne in movimento ha deciso di autorizzare e finanziare al Comune di Cerveteri. È assolutamente necessario e prioritario che questo Centro venga aperto al più presto, superando ogni difficoltà burocratica! Le donne devono sapere che c’è un presidio importante che può aiutarle». E dal movimento politico sollecitano dunque il comune «ad aprirlo ed a metterlo in rete con lo sportello già funzionante presso la Casa della Salute, con i consultori familiari, con le forze dell’ordine e con la magistratura. Solo realizzando una rete sociale ed istituzionale forte si può costituire un vero baluardo contro la violenza di genere».
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