LA STORIA «Oltre ad essere una fede, è uno svago che rallegra le mie domeniche. Mi piacerebbe seguire la squadra anche in trasferta» Il primo ad arrivare allo stadio, l’ultimo ad andarsene: il tifoso 80enne Venturelli non si perde una gara del Cerveteri
Il primo ad arrivare allo stadio, l’ultimo ad andarsene. Francesco Venturelli non si perde da anni una gara del Città di Cerveteri. Ha più di 80anni, è considerato un super tifoso verdeazzurro, uno dei pochi a spingere con voce e trombette i verdeazzurri la domenica mattina. In trasferta, considerata l’età, è impossibilitato ad andarci e quindi deve accontentarsi delle gare casalinghe. Durante il Covid, con le partite a numero ristretto, gli è stato vietato dai dirigenti della federazone di vederle. E lui, impavido, riusciva attraverso dei pertugi ad assistere alle prestazioni degli etruschi.
«Mi piacerebbe tanto seguire la squadra in trasferta, è un desiderio che ho – afferma Francesco – in casa ci sono sempre, i giocatori mi accolgono con calore e ciò non fa che farmi piacere. Il Cerveteri oltre ad essere una fede, è uno svago che rallegra le mie domeniche. Spesso seguo anche gli allenamenti, vado negli spogliatoi. Ho portato anche del vino e carciofi, in cambio a Teti gli dissi di segnare. Lui lo ha fatto, è un ragazzo straordinario, ne conosco le sue qualità perché sono anni che veste la nostra maglia. Mi auguro che il Cerveteri si salvi e non ripeta la stagione dello scorso anno, per un debole di cuore come me è stata tremenda».
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