Mensa: alla Melone in 150 scelgono il pasto da casa
LADISPOLI – La campanella sta per suonare anche nelle scuole ladispolane. Bambini di ogni ordine e grado sono pronti, così a tornare in classe e con una bella novità: potranno finalmente vedere il sorriso sul volto dei compagni di scuola e degli insegnanti. Da quest’anno, infatti, l’inizio anno sarà contornato sicuramente da questa “novità”: via le mascherine. Dopo i primi giorni di assestamento, con l’orario ridotto che la farà da padrone, tornerà ovviamente anche il servizio mensa. Alla Melone si tornerà a mangiare al teatro Vannini, con tanto di autorizzazione del Comune. Ma non tutti, come accade ormai da qualche anno, all’istituto comprensivo usufruiranno del servizio offerto dalla ditta che si occupa del servizio di refezione scolastica. Torna così il pasto da casa. Ad oggi sarebbero almeno 150 le famiglie che hanno aderito all’iniziativa promossa dal dirigente scolastico Riccardo Agresti. Una buona notizia da una parte, per le tasche delle famiglie, vessate in questi ultimi due anni, da tasse e rincari che hanno colpito un tessuto sociale ed economico già profondamente compromesso a causa delle restrizioni imposte dal governo (Conte prima e Draghi poi) per il contenimento della diffusione del covid-19. Una “brutta” notizia dall’altra parte: perché da contratto la ditta che si occupa del servizio, sforna ogni giorno un numero considerevole di pasti. Di questi, secondo quanto spiegato dall’assessore alla scuola, Margherita Frappa, potrebbero avanzarne e dunque “finire nel cestino” più di 20mila in un anno. Tanto che l’assessore ha voluto evidenziare come l’amministrazione sia al fianco delle famiglie che magari hanno scelto il pasto da casa perché in difficoltà economica. «La nostra disponibilità è massima per andare incontro alle esigenze di tutti», ha detto. Intanto a dirsi soddisfatto delle tante adesioni ottenute è il dirigente della Corrado Melone, Riccardo Agresti. «Evidentemente è avvenuta una crescita rispetto al passato», ha detto il preside dell’istituto comprensivo di via Yvon de Begnac che sui pasti preparati dalla ditta che potrebbero avanzare commenta: «Ogni giorno comunichiamo il numero dei pasti da preparare sia per gli alunni che per il personale docente. Non avrebbe senso, dunque, prepararne in più».
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