Concluso il progetto di respiro internazionale dell’istituto Orioli La Carta costituzionale arriva in Commissione europea
VITERBO – Si è concluso uno dei progetti internazionali dell’istituto Orioli, la cui finalità era la realizzazione e la stesura da parte degli studenti di diversi Paesi europei, della Carta costituzionale scolastica che sarà presentata ufficialmente alla Commissione europea.
Il nome del progetto è “Building a democratic school culture” e i paesi europei che hanno collaborato agli studi e alle riflessioni condotte nonché alla compilazione della Carta costituzionale sono stati Italia, con la partecipazione dell’Istituito F.Orioli di viterbo e Turchia, Spagna e Portogallo con altri tre istituti superiori. La realizzazione dell’obiettivo ha chiesto due anni consecutivi di lavoro e la partecipazione di 40 studenti italiani e di altri studenti e numerosi docenti, dei diversi paesi europei.
L’Orioli è una scuola superiore proiettata verso l’Europa, con le sue attività Erasmus, con i suoi progetti di inclusione, con i Pcto in Italia ed all’estero. E’ una scuola che vuole sempre di più inserire i propri studenti nel mondo del lavoro con le competenze richieste dai continui cambiamenti e dalla complessità della società contemporanea.
La preside dell’istituto, Simonetta Pachella, si è complimentata con la commissione Erasmus della scuola per le moltiplici mobilità ed occasioni di esperienze che vengono proposte ogni mese agli studenti sia del liceo artistico che dei diversi indirizzi professionali: dal settore, produzione tessili e sartoriali, ad agraria, a impianti meccanici termoidraulici ed elettrici, ad operatori socio sanitari.
La Carta costituzionale della scuola redatta anche in parte da giovani viterbesi verrà presentata alla commissione europea con l’obiettivo e l’auspicio che tutte le scuole di Europa possano adottarla per avere una base costituzionale democratica comune. Le attività svolte, le docenze, i nuovi apprendimenti, i training hanno collaborato a costruire un ordine costituzionale che sarà condiviso, dopo gli iter istituzionali, da tutte le scuole dell’Europa.