Turismo, Federlazio invoca concretezza
Annamaria Lupi
«Il futuro è già qui, dobbiamo coltivarlo guardando sempre avanti».Si è aperto con l’esortazione del presidente nazionale Silvio Rossignoli l’evento “Il futuro non aspetta!” con cui Federlazio celebra i suoi primi 50 anni. Un’occasione che ha visto, nello Spazio attivo Lazio Innova a Valle Faul, la presenza del gotha locale delle istituzioni, della politica, delle amministrazioni comunali e delle forze armate.
In sala, tra gli altri, il prefetto Cananà, il questore Sant’Elia, il presidente della Provincia Romoli e la sindaca di Viterbo Frontini, oltre ai vertici provinciali di carabinieri e guardia di finanza.
A fare gli onori di casa il presidente dell’associazione di Viterbo Tiziana Governatori e il direttore Giuseppe Crea. La Governatori, sottolineando l’importanza della ricorrenza, ha raccontato: «Nel 1972 ero piccola ma ricordo quando mio padre, insieme ad altri pionieri, costituì la sede di Viterbo. Quella stessa passione la vedo anche oggi, quell’ottimismo che contraddistingue tuttora gli imprenditori italiani». All’elogio alla voglia di guardare sempre avanti del mondo delle imprese ha però fatto da contraltare l’appello alla politica «a fare presto. Il nostro territorio finora ha tentennato. Chiediamo concretezza». Intervenendo sul turismo, la presidente Governatori ha dichiarato che «negli ultimi 10-15 anni sono stati fatti alcuni passi avanti importanti ma serve una spinta vera, serve fare sistema. Viterbo deve diventare destinazione turistica. Il marchio Tuscia non fornisce una vera identificazione».«Partire già da una risorsa unica come quella delle terme – è stato il suo suggerimento – potrebbe essere uno strumento identificativo e immediato per far conoscere Viterbo». Ha poi affermato che «gli investitori sul territorio ci sono. Occorre trovare una visione comune tra imprenditori e politica» rimarcando che «è il momento di fare sul serio». Rossignoli invece ha sollevato dei quesiti sul perché «nella Tuscia non viene preso in considerazione il tema della geotermia, soprattutto in questo periodo di emergenza energetica, né quello relativo alla ricerca del litio». I due presidenti sono intervenuti nel primo dei due mini talk in cui è stato suddiviso l’evento.Nella seconda parte dedicata a “Potenzialità e opportunità per le imprese” ha preso la parola il direttore generale Federlazio Luciano Mocci.Dopo aver illustrato la storia dell’associazione e i cambiamenti avvenuti in questo mezzo secolo, ha presentato la serie di nuove iniziative per fornire «servizi sempre più proiettati verso il futuro finalizzati a mettere in condizione le imprese nell’affrontare con lungimiranza le nuove sfide del presente e di domani».Il cinquantennale si è concluso con la cerimonia di consegna delle medaglie ai presidenti che si sono succeduti alla guida di Federlazio Viterbo.