SUCCEDE ANCHE QUESTO Per l’Impiego non si riesce proprio a far Centro
GIAMPIERO ROMITI
Già passata la sbornia elettoralregionale? Non si direbbe.
Soprattutto perché – a prescindere dal conseguimento del larghissimo successo ottenuto nella nostra città (e non solo, ovvio!!!) dal centrodestra o meglio dalla destra- centro in virtù del predominio nettissimo di Fratelli d’Italia con un 33,51% che sa tanto anzi tantissimo di “vampirizzazione” di Lega (10,19%) e ancor più di Forza Italia (7,85%) – a rendere sempre vivo l’interesse per la politica (vabbè, si fa per dire visto lo tsunami chiamato assenteismo!!!) è la piega che prenderà il massimo consesso cittadino nel momento stesso che ricomincerà il consueto tran tran delle sedute all’aula Pucci.
Solo allora si capirà se “Miss Preferenze” Emanuela Mari si alzerà dalla poltrona della presidenza del Consiglio Comunale annunciando, naturalmente, le proprie dimissioni per buttarsi anima e corpo sul lavoro da produrre insieme al battaglione del Governatore Francesco Rocca.
Ci sarà, dunque, modo di parlare di quel che accadrà (immaginiamo tra breve) dalle parti di Palazzo del Pincio, epperò, almeno per quanto riguarda la presente rubrica, non è su questo che oggi si accenderà la luce per far scomparire le ombre (mica poche, profetizzano le solite informatissime gole profonde) che non rendono chiarissima la situazione dell’establishment centrodestroso: l’occasione per prenderla di petto (la situazione, ovvio!), non mancherà per cui la premessa di mera natura politica finisce qui.
E allora cosa mai succede stavolta?
Ecco, ci occuperemo di un problema (straordinariamente enorme) per il quale, a dispetto dei fiumi di parole che hanno inondato i mezzi di informazione, ancora , a distanza ormai di quasi un anno, non s’è trovato uno straccio di soluzione. Tal problema si chiama: Centro per l’Impiego.
Che – giusto per dare una sonora sgrullata a chi per opportunità preferisse fare il finto tonto – malgrado entusiastici annunci, vagonate di bla bla bla e solenni promesse (sicuramente financo con finalità elettorali) non è dato sapere quando Civitavecchia potrà esprimere somma soddisfazione per essersi dotata di un servizio così essenziale.
E per rinfrescare la memoria ai finti smemorati hanno sognato di cavalcare felici e contenti ) sarà bene, riavvolto il nastro, riportarli all’ormai impolveratissimo 17 maggio 2022.
Allorquando venne megafonato dai quartieri alti dell’edificio governativo: “Cpi (ovvero Centro per l’Impiego – ndr), percorso avviato”.
A seguire,poi, la spiegazione perfettamente incastonata nel bel (sic) mezzo del comunicato stampa “pinciota”: “In via Dalmazia 28/A è stato aperto uno sportello temporaneo che offirirà informazioni generali sui servizi erogati dallo stesso Centro”.
Ebbene sì, pare ancora di vederli i “tedeschisti” petto in fuori ed in preda ad in’arrestabile euforia.
Ma di fatto, purtroppo, si trattò di gettare fumo negli occhi a coloro che, speranzosi di apprendere notizie precise e preziose da detto sportello, ricevevano solamente la più inaccettabile e odiosa delle risposte: “Per conoscere qual è realmente la vostra posizione (o
altro ancora sempre attinente alle richieste – ndr -), recatevi a Tarquinia presso il “vero” Centro per l’Impiego”.
Quindi?
Come prima peggio di prima e pure la poco piacevole incombenza di dover mettere mano al portafoglio per raggiungere la ridente cittadina etrusca in pullman oppure in auto.
Da quel 17 maggio ripresero a grandinare le proteste per l’impossibilità di usufruire in loco della sede ufficiale di questo Cpi, fondamentale per soddisfare le (stralegittime) esigenze di giovani e meno giovani disoccupati. Dopodiché? Silenzio tombale per sei lunghissimi mesi.
Poi, d’incanto, l’assordante squillo di tromba il 4 Dicembre sempre dell’anno del Signore 2022 ovvero l’immancabile comunicato stampa, ripreso e schiaffato in bellissima vista in prima pagina dai giornali, con su scritto: “Individuato il punto esatto dove sorgerà il Cpi, esattamente in via Palmiro Togliatti presso i locali del Comune”.
Alt, impossibile procedere oltre . La fermata è obbligatoria e volgendo lo sguardo verso il calendario appare il giorno esatto che è appunto quello che stiamo vivendo: 19 Febbraio 2023.
Stavolta la calcolatrice “abbracciatela” voi e fate il conto: quanto tempo è passato?
Parecchio senza che per il “Centro” sia accaduto alcunché.
E, stando ai rumors di Palazzo, parrebbe che a seguito di un sopralluogo i locali suddetti non sarebbero stati considerati idonei perché angusti e pertanto assolutamente non funzionali.
Insomma siamo sempre lì, non resta che aspettare e sperare. Ma quand’è che si avvicinerà l’ora dell’apertura del Centro per l’Impiego?
Buon tutto a tutti.
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