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Fuori Perello dentro D’Angelo: subito il passaggio al gruppo misto

Fuori Perello dentro D’Angelo: subito il passaggio al gruppo misto

Questa mattina la surroga alla Pucci. Nel gruppo passeranno ufficialmente anche Boschini e Iacomelli: scompare Forza Italia. IL VIDEO

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CIVITAVECCHIA – Fuori Daniele Perello, nuovo assessore ai Lavori Pubblici, dentro Stefano D’Angelo, primo dei non eletti nella Lega ma oggi già al Gruppo Misto. Cambia ancora la composizione del consiglio comunale, dopo l’ennesimo rimpasto di giunta. Questa mattina la surroga di Perello, con l’ingresso del neo consigliere. «Scusate il ritardo – ha detto D’Angelo – questo mio ingresso l’avevo prefigurato molto tempo fa, e invece sono trascorsi quattro anni. Comunico da subito che non aderirò al gruppo consiliare della Lega, partito con il quale sono stato eletto». D’altronde, e lo ha detto senza girarci troppo attorno, in questi anni si è sentito «messo all’angolo e abbandonato» dai partiti e dalle forze che aveva sostenuto, specie in campagna elettorale, con il suo ingresso osteggiato e ritardato. Tanto da aver pensato anche di non accettare la carica.

«Ha prevalso il senso di responsabilità – ha aggiunto, definendosi una “sentinella”, attento alle azioni dell’amministrazione – per cercare di apportare il mio contributo al miglioramento della città, unico obiettivo del mio impegno politico. Svolgerò il mio ruolo in piena autonomia e piena libertà, senza alcun vincolo di mandato nè di maggioranza, nè aderendo alla minoranza, tantomeno senza vincoli di partito. Mi ritengo libera, indipendente e sì poco gestibile: una volta erano pregi, oggi li considerano dei difetti».

D’Angelo siederà nel gruppo misto dove, a fargli compagnia, arriveranno a breve anche Matteo Iacomelli e Massimo Boschini, che hanno ufficializzato un passaggio che di fatto cancella Forza Italia dal consiglio comunale. Buon lavoro bipartisan per D’Angelo, a partire dal sindaco Tedesco, esponente di quella Lega che ha perso oggi un altro pezzo.

Oltre al buon lavoro, dall’opposizione è arrivata anche la “strigliata” alla maggioranza, con Attig (La Svolta) stupita: «La vicinanza della maggioranza ha avuto bisogno di quattro anni per essere ostentata», con Lucernoni (M5S) che invece ha chiesto una “operazione chiarezza” sui passaggi da un gruppo all’altro, definendo «indegno ed indecoroso quanto accaduto in questi anni».

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