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Scempio in Darsena: rifiuti e vetroresina in mare

Scempio in Darsena: rifiuti e vetroresina in mare

Fabio Beretta FIUMICINO - Brutalmente violentato. Ecco come appare oggi il mare di Fiumicino. Un ecosistema, quello della foce del Tevere, tanto delicato quanto bello, che lentamente stiamo uccidendo. E con esso uccidiamo noi stessi. Del resto, ...

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Fabio Beretta
FIUMICINO – Brutalmente violentato. Ecco come appare oggi il mare di Fiumicino. Un ecosistema, quello della foce del Tevere, tanto delicato quanto bello, che lentamente stiamo uccidendo. E con esso uccidiamo noi stessi. Del resto, l’uomo è l’unico abitante del pianeta che si sta estinguendo per le proprie azioni. Lo stiamo vedendo in questi giorni proprio dentro casa nostra: la siccità ha lasciato spazio alle alluvioni che hanno seminato morte e distruzione in Emilia-Romagna e in diverse altre parti del pianeta. Pensare che quanto sia avvenendo non ci riguardi sarebbe da ipocriti. Perché quanto accade sul nostro pianeta è da imputare a nessun altro se non a noi stessi. Un esempio pratico lo si può trovare proprio a Fiumicino, «dove l’acqua di Tevero s’insala», come scrive Dante nella Divina Commedia. Pensavamo di averle viste tutte: frigoriferi in mare, bombole del gas, plastiche, rifiuti di ogni tipo… Ma a quanto pare al peggio non c’è mai fine, come testimoniano questi scatti giunti alla nostra redazione che ritraggono la Darsena ridotta a uno schifo. «Ma succede sempre quando il Tevere si ingrossa», potrebbe obiettare qualcuno. E’ vero, succede sempre. Ma il problema non sono tanto i rami o le canne che l’acqua trascina a mare (posso rappresentare un pericolo per le imbarcazioni, certo, e qui devono intervenire le Istituzioni competenti), in quanto elementi della natura. Quello che fa ribrezzo è l’assoluto menefreghismo di chi pensa che il mare sia solo suo. E così, ecco che macchie rosso scuro, di dubbia origine, appaiono a ridosso dell’apertura della Darsena sul porto canale. Acqua putrida e sullo sfondo una coppia di cigni. L’immagine parla da sola, non ha bisogno di essere commentata. Ma c’è di peggio: vetroresina che galleggia in mare non lontano da qualcuno che sta ripulendo un’imbarcazione. Ecco qui il salotto di Fiumicino: ridotto a una fogna. A nulla servono i controlli delle Autorità se noi per primi non decidiamo che ne vale la pena. Ce lo dice la scienza: al momento questa è la nostra unica casa. Ce lo ha ricordato in queste ore anche Papa Francesco: «Basta con questa guerra insensata al creato». A perderci siamo solo noi.


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