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Bracciante morto a Montalto, Semi di pace Tarquinia vicina alla famiglia di Messaoudi

Bracciante morto a Montalto, Semi di pace Tarquinia vicina alla famiglia di Messaoudi

TARQUINIA - Chiediamo che sia fatta piena luce sull’accaduto e sia resa giustizia a questa ennesima vittima sul lavoro. Anche l’associazione Semi di pace interviene sulla morte di Naceur Messaoudi, tunisino, bracciante, morto dopo due giorni di ...

TARQUINIA – Chiediamo che sia fatta piena luce sull’accaduto e sia resa giustizia a questa ennesima vittima sul lavoro. Anche l’associazione Semi di pace interviene sulla morte di Naceur Messaoudi, tunisino, bracciante, morto dopo due giorni di agonia all’ospedale di Belcolle, stroncato dal lavoro in un campo di cocomeri a Montalto di Castro nelle ore più calde del 19 luglio scorso, la giornata più calda di questo mese. La notizia ha cominciato a filtrare lunedì e si è però meglio definita nei giorni a seguire, mentre le indagini sono ancora in corso. Naucer aveva 57 anni, un permesso di soggiorno permanente ed era in Italia da 30 anni. «Non è così infrequente, purtroppo, – affermano da Semi di pace – imbattersi in notizie del genere che coinvolgono persone come Naucer, che vivono condizioni di sfruttamento e di discriminazione trovandosi senza alloggio, senza diritti e senza tutele. L’Associazione Umanitaria Semi di Pace Odv si stringe alla comunità tunisina per il grave lutto e per tutte le ingiustizie che subisce ogni giorno. In particolare abbracciamo la moglie e le figlie di Naucer e suo cugino e sua moglie che è una carissima amica della nostra associazione».

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