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L’Osservatorio alla Regione: un sito per riciclare in proprio i rifiuti

L’Osservatorio alla Regione: un sito per riciclare in proprio i rifiuti

Iniziativa congiunta per l’identificazione di un sito per un nuovo impianto per i rifiuti provenienti dai sei centri urbani del Consorzio

CIVITAVECCHIA – L’Osservatorio Ambientale si avvia ad una fase nuova, più propositiva e dinamica, perché è la sede nella quale i comuni che ne fanno parte (Civitavecchia, Tarquinia, Santa Marinella, Monteromano, Tolfa e Allumiere) possono dar vita ad iniziative comuni anche importanti in difesa dell’ambiente.

Ne è convinto il presidente Pietro Tidei che ha annunciato un’iniziativa congiunta per chiedere alla Regione l’identificazione di un sito per un nuovo impianto di riciclaggio dei rifiuti provenienti dai sei centri urbani del Consorzio.

La conferenza stampa di ieri è servita a fornire non solo un check sull’andamento della centrale Enel di Torrevaldaliga nord, di quanto carbone è stato bruciato e di quanta energia ha prodotto negli ultimi 18 mesi, ma anche a lanciare questo importante annuncio: «In tutti i comuni la Tari sconta i sempre più alti costi dei vari conferimenti. Un impianto tutto e solo nostro avrebbe ricadute senz’altro positive e consentirebbe di alleggerire questa tassa sempre più pesante per i portafogli delle famiglie e sempre più penalizzante per tutti gli esercizi commerciali e le attività produttive del territorio».

I dati sulla produzione di energia elettrica elaborati dall’Osservatorio sono stati illustrati dal direttore scientifico Roberto Rotatori, di provenienza CNR. Raccontano la storia degli ultimi 18 mesi, della crisi Russia Ucraina che durante tutto lo scorso anno ha richiesto di aumentare l’apporto delle centrali a carbone mentre il gas veniva stoccato nelle riserve nazionali, rallentando la produzione delle centrali a metano. L’aria e il territorio hanno quindi pagato il loro prezzo, anche se va detto che non ci sono stati “allarmi” e che gli occasionali sforamenti – registrati ed indagati dall’ Osservatorio giorno per giorno dalle 15 centraline nei sei comuni – si sono mantenuti ben al di sotto dei limiti di legge (24 in un anno).

Nel primo semestre 2022 Torrevaldaliga la cui produzione nel tempo era fortemente calata, era risalita, esprimendo il 55,7 per cento della sua potenza teorica istallata (1980 Megawatt). Il confronto con quest’ultimo trimestre è confortante. Da aprile a giugno la centrale è stata pressoché ferma funzionando al 14 per cento (37 per cento se rilevato sul semestre).

Ma lo scorso anno, proprio a causa della crisi Ucraina, la produzione di CO2 aveva superato le 539 mila tonnellate, contro le 412 mila dell’anno precedente e le 387 mila del 2020.

Anche le emissioni degli altri inquinanti eranoaumentate(SO2, NH3 e CO erano pressoché raddoppiate ne giro di un triennio). Solo la situazione delle polveri sottili (PM10) è restata pressappoco sempre la stessa.
Quest’anno il primo semestre 2023 si è chiuso con un confermando il trend al ribasso della produzione di Torrevaldaliga nord 2,3 Terawattora contro i 2,8 del secondo semestre 2022 e i 3,4 del primo. In netto calo anche il trend trimestrale, dei 2,3 Terawattora prodotti , il 75% riguarda i primi tre mesi dell’anno. Da aprile a Giugno Torrevaldaliga ha prodotto solo 0,6 Terawattora utilizzando mediamente il 14 per cento della potenza istallata.
La rete di rilevamento dell’Osservatorio continua giorno per giorno a verificare la situazione: ogni sera un report sintetico, che segnala eventuali allarmi anche locali, viene inviato ai sei sindaci dei comuni e agli assessori all’ambiente oltre ad essere pubblicato sul sito del Consorzio.

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