Caso di tubercolosi: clochard in ospedale
LADISPOLI – Un caso di tubercolosi è stato accertato in città e riguarda un clochard marocchino di 45 anni. La sua infezione tra l’altro è stata confermata lo scorso 2 agosto visto che alcuni conoscenti lo hanno accompagnato prima per sottoporsi ad una tac in una struttura privata nel comune di Fiumicino e poi in ospedale allo Spallanzani quando è uscito fuori il referto. La notizia però è trapelata soltanto nella giornata di ieri. Il comune ladispolano tra l’altro – come confermato dal delegato alle Politiche sociali, Fiovo Bitti – non è stato informato dall’Asl. La questione più allarmante è che il senza fissa dimora vivrebbe nella baraccopoli che si è formata da tempo nel parcheggio vicino alla ferrovia. «Questa persona è stata accompagnata in ospedale per via della tubercolosi e alloggia qui in una di queste roulotte», è la testimonianza a dir poco allarmante di un residente. Chi lo ha portato allo Spallanzani, tra l’altro, è stato già sottoposto all’esame della tubercolina. «È stata l’Asl a chiamarmi e a dirmi di seguire questo iter. Il nostro amico marocchino lo abbiamo portato in ospedale il 2 agosto». Non è chiaro ora quello che accadrà. Fortunatamente il senzatetto non corre pericolo di vita e si sta sottoponendo ancora alla terapia farmacologica ma se ci fossero ora altri casi non scoperti? Soprattutto resta da capire se effettivamente si trovava nella baraccopoli del parcheggio dei pendolari, composta ormai da una cinquantina di persone che vivono all’interno di camper e auto. Uno scenario di degrado e, secondo i cittadini, di poca sicurezza. Nei giorni scorsi anche il sacerdote della chiesa Sacro Cuore di Gesù, don Gianni Righetti, ha effettuato un sopralluogo.
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