Cencio 2023: una vera opera d’arte
ALLUMIERE – ‘A 70 anni dalla scoperta del Dna, Allumiere celebra l’allume, le miniere e l’attività estrattiva, fondamenta delle proprie origine e del suo borgo’: questo il titolo del tema del 57° Palio delle Contrade 2023 e che è stato perfettamente raffigurato nel Cencio realizzato dalla eccezionale artista Maria Luisa Taranta, la quale ha realizzato 11 (12 con questo) tra i Cenci più belli delle varie edizioni.
Lo scorso 15 agosto nella Notte del Cencio la meravigliosa opera della Taranta è stata svelata e presentata ufficialmente dal balcone del Palazzo Comunale davanti a una folla immensa di persone che lo hanno apprezzato e che si sono complimentati con l’architetta Maria Luisa Taranta, la quale ha dedicato questo Cencio al suo papà.

Maria Luisa ha saputo interpretare e raffigurare al meglio il difficile tema compiendo un vero miracolo realizzando una vera opera d’arte che è piaciuta davvero a tutti.
“Rendere semplice e intuitivo il tema – sottolinea Maria Luisa Taranta – è stato un gioco da ragazzi: la prima idea che ho avuto è stata proprio la doppia elica che si fonde con i colori delle Contrade che si identificano nel ‘Dna di Allumiere’, le origini, l’allume che è applicato in cristalli veri sulle porzione iniziale e finale dell’elica con allume».
«Questo minerale è stato la ricchezza di Allumiere nei secoli passati, lo stesso allume che oggi ha rilasciato una energia magica e un magnetismo tale da sentire, mentre dipingevo, una forza che vibrava ancora viva dal sottosuolo di questi luoghi. L’allume emana anche quell’energia e quel magnetismo capaci ancora oggi di far vibrare il cuore dei tanti contradaioli in attesa del magico evento che è il Palio”.
L’artista ha poi specificato che “La sequenza delle Contrade sembra essere in ordine alfabetico ma, ad un tratto, si invertono Nona e Polveriera in un gioco di colori in cui mi sono presa una licenza artistica e non solo: il dna ha scherzato con i colori delle due Contrade in cui una si posiziona al posto dell’altra, un po’ come quando i cromosomi impazziscono”.
La Taranta ha poi dipinto il titolo del tema su uno stralcio di pergamena in basso a destra, mentre ha poi raffigurato il borgo di Allumiere in alto a sinistra disegnato in sanguigna riporta le origini del nucleo abitativo.
“Ho immaginato – prosegue la Taranta – di riportare antico e moderno in una composizione in cui tutto è avvolto dall’esplosione di colori che fa respirare l’attività estrattiva delle miniere dell’epoca. La contrada La Bianca è messa al centro non per caso: ma perché proprio in quei luoghi che si scoprirono i primi giacimenti di allume”. Immancabile nel Cencio l’immagine della Madonna delle Grazie “raffigurata sopra a significare che Lei protegge dall’alto la comunità di Allumiere”.
La Taranta ha disegnato con un filo oro il Dna, che seguita nella parte posteriore del Cencio.
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