Mignone off-limits per le auto: disagi per le Andos dragon girls
CIVITAVECCHIA – Difficile, se non impossibile, allenarsi per la squadra di donne del Dragon Boat, la canoa con la quale si rema contro il tumore al seno. Il problema? Una recente ordinanza del Comune di Tarquinia che impedisce di raggiungere in auto la sponda del Mignone dove il gruppo di donne dell’Andos ha una delle due imbarcazioni (l’altra si trova in Darsena Romana ndr), ospitata presso il circolo Canottieri Civitavecchia. L’unico modo è raggiungere il luogo dell’allenamento a piedi, per circa 2 km all’andata e altrettanti al ritorno, parcheggiando nell’area a pagamento o libera nei pressi degli stabilimenti balneari. «Questo con pagaie, testa e coda del dragonboat e tamburo – ha spiegato il presidente Andos Lisa Di Giovanni – per arrivare a mettere la barca in acqua ed allenarci: è quasi impossibile. Non siamo certo atleti giovani e forti ma donne con un trascorso di malattia e relativi effetti collaterali, impegnate in un’attività riabilitativa e sportiva che offre un’opportunità di rinascita per chi ha affrontato un tumore al seno. Desideriamo, e vogliamo continuare a farlo, che ogni donna possa avere un proprio posto in barca e possa ritrovare il proprio benessere psico-fisico allenandosi in sicurezza». La richiesta, che arriva dalla squadra di 14 “Andos dragon girls”, è quella di poter avere un permesso, così come quello che hanno per l’ingresso al porto, per poter raggiungere «in macchina la barca e poter continuare i nostri allenamenti terapeutici – ha concluso Di Giovanni – si parla tanto di sport per tutti facciamo in modo che non siano solo parole e noi attendiamo fiduciose i fatti». Del caso hanno anche interessato il delegato allo sport Matteo Iacomelli, che ha raccolto la loro voce, impegnandosi per risolvere quello che Di Giovanni ha definito «un disagio notevole» per queste donne.
©RIPRODUZIONE RISERVATA