Giornata legalità, Di Majo “Una data che non si può dimenticare”
CIVITAVECCHIA – “La nostra città, assieme a Palermo, è diventata negli anni il cuore della Giornata della Legalità, vedendo la presenza di Presidenti della Repubblica, Ministri e di migliaia di giovani entusiasti, accomunati dalla voglia di ricordare personalità straordinarie come quelle di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di urlare il loro NO a qualsiasi forma di mafia. Purtroppo quest’anno non è stato possibile vivere gli stessi emozionanti e straordinari momenti di unità civile e nazionale a causa dell’emergenza sanitaria, ma è giusto ribadire che l’appuntamento annuale deve essere mantenuto per fare in modo che questa data non venga mai dimenticata”.
E’ quanto dichiara il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, in occasione della giornata che commemora le vittime delle stragi di mafia di Capaci e via D’Amelio.
“Le iniziative promosse in questa circostanza nel corso degli anni dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone hanno sempre avuto particolare importanza, e sempre continueranno ad avere il supporto di questa Autorità di Sistema Portuale – sottolinea il presidente dell’Authority – per ricordare con forza il sacrificio di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e della scorta e di tutti gli uomini e donne che hanno pagato con la vita l’impegno per la legalità e, soprattutto, contro le mafie. Voglio concludere ricordando le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso anno, proprio qui al porto di Civitavecchia, rivolgendosi ai ragazzi in procinto di imbarcarsi sulla nave alla volta di Palermo: ‘Imbarcandovi, compiendo la traversata, sbarcando a Palermo, lanciate un messaggio: il messaggio che la mafia sarà sconfitta, che sarà debellata definitivamente. Questo vostro messaggio, il vostro impegno, si collegano ad alcune parole di Giovanni Falcone che ormai fanno parte della storia del nostro Paese: “Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini’”.