C’è preoccupazione per il cluster e la Asl si aspetta altri positivi Comunità rumena, superati i 60 casi
C’è preoccupazione per il cluster legato alla comunità rumena cittadina che ha superato i 60 casi collegati e il dipartimento di prevenzione della Asl Roma 4 si aspetta altri positivi. Il focolaio è esploso nei giorni scorsi e ha portato alla chiusura della Chiesa ortodossa romena dell’Accoglienza del Signore di via Aurelia. Un numero molto elevato di contagi nella comunità cittadina che frequenta il luogo di culto. La Asl sta lavorando per arginare i contagi ed isolare il cluster. Intanto ieri a Civitavecchia si sono registrati tre nuovi positivi al covid19 e nove guariti, una boccata d’ossigeno dopo i numeri della scorsa settimana. I casi attuali in città, però, restano 286 a fronte delle comunicazioni arrivate dai laboratori esterni. Sul fronte della campagna vaccinale si registra un tutto esaurito nelle prenotazioni presso i due centri vaccinali cittadini, quello dell’ospedale San Paolo e quello di piazza Verdi. Ì due punti non hanno posti disponibili per tutto maggio. Le vaccinazioni già prenotate sono comunque sempre garantite. Per uno sblocco della situazione si dovrà attendere un nuovo incremento nelle forniture. Intanto è stata attivata la prenotazione online sul portale Salute Lazio per la fascia di età 57-56 anni, ovvero i nati nel 1964 e 1965. Ieri oltre 50mila le prenotazioni nel Lazio. Dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato una novità: «Il Servizio sanitario regionale – ha detto – è pronto a eseguire le vaccinazioni anche in occasione dei prossimi Europei di calcio che la città di Roma ospiterà. Qualora ci venisse richiesto dalla competente Federazione siamo in grado di allestire dei punti di somministrazione dei vaccini durante gli eventi sportivi. Il modello è quello già sperimentato in America dalla NBA e nello specifico dai Milwaukee Bucks che ha vaccinato i propri tifosi tra il primo ed il secondo tempo delle partite di basket. Nel prossimo mese la campagna vaccinale entrerà in una fase in cui dovrà essere maggiormente proattiva soprattutto rivolta alle fasce di età più giovani».
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