Sono almeno tre i raid notturni registrati negli ultimi mesi tra Cerveteri e Ladispoli Sos in campagna per la banda dei “furgoni”
CERVETERI – La banda dei “mezzi pesanti” ha colpito ancora. Ma stavolta la refurtiva, un furgone rubato nel parcheggio dell’azienda “Alfani Ceramiche” di Cerenova, a Cerveteri, è tornato ai legittimi proprietari. Il ritrovamento dopo appena 24 ore grazie alla segnalazione di un cittadino che dopo averlo intravisto nella Capitale ha subito allertato i proprietari del mezzo. Erano stati i titolari il giorno precedente a lanciare l’allarme sul social di Facebook. «Di sera intorno alle 23 ci è stato portato via il furgone Iveco Dayli con braccio rosso. È stato notato in direzione Roma, chiediamo a chiunque lo abbia visto di chiamarci». Mossa azzeccata. Il signor Emiliano lo ha ritrovato abbandonato in un parcheggio e poi i ringraziamenti con foto di rito. Una notizia a lieto fine come quella di Ladispoli di qualche mese fa quando un trattore con l’autobotte (valore 170mila euro) venne sottratto nelle campagne dei Monteroni al delegato all’Agricoltura Gianfranco Fioravanti e a distanza di qualche giorno ritrovato dalla polizia del commissariato di Cisterna di Latina su un terreno infangato a Borgo Sabotino. Il grosso mezzo era stato rubato a Ladispoli la notte tra il 15 e il 16 novembre e non si sa come sia finito ad oltre 100 chilometri di distanza. Aveva impressionato l’abilità dei ladri nel mettere a segno un colpo simile nella frazione agricola ladispolana. Soprattutto: come hanno fatto a viaggiare indisturbati sull’Aurelia di notte? Gli stessi agricoltori di Latina aveano segnalato diverse volte i furti di macchine agricole. Decine di episodi in un determinato periodo. E a Cerveteri recentemente è stato rubato un camion di un cittadino scomparso a dicembre. L’Sos in questo caso lo aveva lanciato la vedova che vive nelle campagne cerveterane del Sasso. I soliti ignoti avevano agito durante le ore notturne, tagliando il cancello con un frullino a batterie ed eludendo pure l’intervento dei cani da guardia prima di far perdere le loro tracce nell’oscurità.
©RIPRODUZIONE RISERVATA