Venerdì la presentazione di Silvia Marongiu. Il giorno prima forse Alessio Pascucci I dem tirano in ballo Grando che “rispolvera” la targa Il Caso Cavaliere infiamma la politica
LADISPOLI – Venerdì prossimo Silvia Marongiu, ma poche ore prima potrebbe presentarsi Alessio Pascucci. Il silenzio verrà spezzato a breve. Il tempo di restare sottotraccia, a Ladispoli, è finito. Anche perché tra qualche mese si andrà al voto per eleggere il nuovo sindaco e il centrosinistra prova ad organizzarsi per lanciare la sfida l’attuale primo cittadino, Alessandro Grando, che parte con i favori del pronostico. La coalizione che lo fronteggia è tutt’altro che unita. Il Pd locale che sorregge Marongiu, alla sua prima avventura come candidato sindaco, è ai ferri corti con il leader di Italia in Comune che lascerà Cerveteri dopo 10 anni per tentare la scalata nella vicina Ladispoli.
Pascucci recentemente ha puntato l’indice contro i dem ladispolani portando alla luce pubblicamente che Rocco Maugliani, segretario provinciale del Partito Democratico, ha chiesto le primarie tra lui e Marongiu. Un’opzione invece sempre respinta dai sostenitori di Marongiu che hanno alzato il muro contro i loro stessi vertici nazionali. Una situazione insomma un po’ imbarazzante.
Era circolata voce che Pascucci, considerata anche la frammentarietà nello schieramento di centrosinistra, stesse pensando ad un clamoroso dietrofront. Soprattutto dopo la rinuncia momentanea della sua scesa in campo ufficiale che sarebbe dovuta avvenire lo scorso 4 marzo in un locale sul lungomare di via Regina Elena. Ora invece pare che in questa settimana esca allo scoperto (anche perché intende confermare il suo posto in Consiglio Metropolitano) anticipando persino la sua rivale pronta a lanciarsi venerdì alle 19.30 allo stabilimento balneare Columbia, giorno in cui annuncerà di essere supportata da Pd, Cinque Stelle, Europa Verde, Ladispoli nel Cuore, Articolo Uno, Rifondazione Comunista e Con Silvia Marongiu Sindaca. Si vedrà ma è chiaro che gli elettori del centrosinistra sono stufi di attendere ancora e vorrebbero già capire i programmi di entrambi.
La strategia del centrosinistra potrebbe essere quella di andare ognuno per la sua strada, inevitabile allo stato attuale, e semmai ricompattarsi in un eventuale ballottaggio. Discorsi prematuri, però da tutto questo trambusto potrebbe approfittarne Alessandro Grando che deve guardarsi le spalle anche da Amelia Mollica Graziano. L’ex assessore a Sicurezza e Polizia locale si è presentata un mese fa con ben due liste. A concorrere quasi certamente ci sarà anche Raffaele Cavaliere, attuale consigliere comunale di Fratelli d’Italia ma ormai in opposizione assieme al collega Giovanni Ardita.
La politica ladispolana si accende, quella cerveterana ancora no, soprattutto nell’ambito del centrosinistra che continua a non svelare le sue carte in attesa dell’ufficialità di Pascucci a Ladispoli.
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LADISPOLI – Botta e risposta in questi giorni tra Pd e Lega sul caso Cavaliere. Il consigliere comunale è stato intervistato dalla nota trasmissione “Le Iene” su Italia Uno e poi anche da “La Zanzara” di Giuseppe Cruciani a Rmc manifestando i suoi dubbi – in sostanza – sull’attuale conflitto bellico in Ucraina, e quindi sul reale attocco della Russia. Raffaele Cavaliere è stato definito complottista, proprio come quando sosteneva la sua contrarietà alla vaccinazione o all’effettiva esistenza di una pandemia. Il Pd insomma ha tirato in ballo la giunta Grando per il ruolo pubblico e istituzionale di Cavaliere. Il sindaco ha risposto al fuoco ricordando la targa che nel 2014 il Pd (in foto l’ex sindaco Crescenzo Paliotta) diede allo stesso Cavaliere «in riconoscimento del suo contributo per la notorietà della città di Ladispoli a livello internazionale». Un caso comunque che continua a far discutere.
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